Ferrero a Radio Cusano: "Se martedì il tribunale mi dà ragione, la Sampdoria avrà un presidente odiato, ma l'odio è amore"

di Redazione

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"Mi hanno sfilato la società con 15 di paracadute del club, 6 di mutualità del club, ne hanno messi altri 6, si sono approfittati dela mia povertà"

Ferrero a Radio Cusano: "Se martedì il tribunale mi dà ragione, la Sampdoria avrà un presidente odiato, ma l'odio è amore"

Cacciato a male parole da Perugia coi sostenitori apertamente ostili, costretto a defilarsi nella corsa alla Ternana per l'insurrezione della piazza come a suo tempo era accaduto a Palermo, Massimo Ferrero è ormai considerato una sventura da tutte le tifoserie che lo vedano avvicinarsi alla loro squadra del cuore; e allora si è messo in testa di riprendersi la Sampdoria.

In un duetto con il sindaco di Terni ed ex presidente della Ternana Stefano Bandecchi, nel corso del nuovo programma di Radio Cusano Campus che il fondatore dell'ateneo telematico gli ha affidato, il Viperetta attacca infatti Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi e fida di tornare alla guida della società blucerchiata, dopo l'esito del giudizio sul ricorso d'urgenza ex art. 700 cpc che verrà discusso martedì 25 luglio al tribunale di Genova.

"Io ora ho il 49% delle azioni - sostiene il Viperetta dalle frequenze di "Ferrero non solo sport", nel dialogo con Bandecchi che avrebbe dovuto sostituire alla guida della Ternana - perché questi signori hanno fatto un aumento di capitale coi soldi della Sampdoria, adesso apriamo un processo martedì 25 e credo nella giustizia, se la giustizia vince la Sampdoria vince e avrà un presidente odiato, però l'odio è amore...".

Ferrero ricostruisce così la scalata di Radrizzani e Manfredi: "Hanno fatto sei milioni di aumento di capitale, servivano 27 milioni... 15 di paracadute della Sampdoria, 6 di mutualità della Sampdoria e hanno messo altri 6 milioni per raggiungere i 27 milioni e potersi iscrivere al campionato, si sono approfittati della mia povertà". Quindi, alludendo forse ad alcuni dei protagonisti materiali dell'operazione, "Qualcuno l'ho messo io e si è vendicato, qualche stupido".

La versione del Ferrero di oggi contrasta non solo con quella del Ferrero intervenuto in diretta a Telenord la sera del 30 maggio, ma anche con dati oggettivi quali la provenienza delle risorse per l'aumento di capitale. Nessun commento ufficiale, né da Corte Lambruschini né da Livigno o Milano, dove si ricostruisce a fatica la nuova Sampdoria dalle macerie, economiche e agonistiche, lasciate da Ferrero e da nessun altro.