Federcasse, questione politica: meno banche popolari, si riduce la biodiversità nel sistema bancario italiano

di R.S.

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Dg Gatti: "In dieci anni le banche popolari sono passate da 37 a 15, e i loro sportelli da oltre 6.200 a soli 653"

Federcasse, questione politica: meno banche popolari, si riduce la biodiversità nel sistema bancario italiano

La biodiversità nel panorama bancario italiano è in forte calo. A lanciare l’allarme è Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse-Bcc, intervenuto al Festival nazionale dell’Economia civile a Firenze.

«In dieci anni le banche popolari sono passate da 37 a 15, e i loro sportelli da oltre 6.200 a soli 653», ha spiegato Gatti, sottolineando come questa riduzione della prossimità bancaria, soprattutto nei territori più periferici, rappresenti una "perdita secca" in termini di servizio e coesione locale. Anche le quote di mercato delle popolari sono crollate, dal 15,8% all’1,4%.

In controtendenza, ha evidenziato Gatti, le Banche di Credito Cooperativo (Bcc) sono riuscite a mantenere e rafforzare la loro presenza grazie a investimenti nella cultura mutualistica, nella governance e nella capacità organizzativa.

Tuttavia, permangono criticità a livello europeo: la regolamentazione comunitaria – ha osservato – non valorizza le specificità locali e rischia di accentrare le decisioni finanziarie nelle grandi capitali, allontanandole dai bisogni dei territori.

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