Federauto sostiene il Governo sulla transizione: più flessibilità e neutralità tecnologica per il futuro dell’auto

di Carlotta Nicoletti

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Massimo Artusi al Tavolo Automotive: servono regole più flessibili per le case produttrici, revisione del Regolamento CO2 e approccio tecnologicamente neutrale

Federauto sostiene il Governo sulla transizione: più flessibilità e neutralità tecnologica per il futuro dell’auto

Federauto si schiera a favore del “Non-Paper” del Governo italiano sulla transizione del settore automotive. Il presidente Massimo Artusi, intervenendo al Tavolo Automotive convocato dal ministro Adolfo Urso, ha ribadito tre punti chiave: maggiore flessibilità nelle sanzioni per le case automobilistiche, anticipazione della verifica sul Regolamento CO2 e un cambio di approccio nella transizione, oggi troppo focalizzata sull’elettrico, come riporta Ferpress. 

Critiche alla normativa UE – Secondo Artusi, l’attuale regolamentazione impone un modello rigido che spinge esclusivamente sull’auto elettrica, senza considerare alternative come biocarburanti e idrogeno. «Il mercato sta rifiutando la trazione elettrica», ha affermato, sottolineando come il principio della neutralità tecnologica dovrebbe essere centrale nelle decisioni europee.

Sanzioni e misurazione CO2 – Federauto critica la scelta di posticipare, ma non cancellare, le multe per le case automobilistiche. Artusi ha evidenziato anche il metodo di calcolo delle emissioni, ritenuto fuorviante: «Applicare solo il Tank-to-Wheels (dal serbatoio alle ruote) favorisce l’elettrico in modo surrettizio, senza reali benefici ambientali».

Settore da tutelare – Il presidente di Federauto ha anche lanciato un appello per una riforma fiscale del settore e l’istituzione di un fondo per il rinnovo del parco veicoli commerciali, oggi tra i più obsoleti d’Europa. «Serve un approccio pragmatico, non imposizioni che penalizzano chi lavora con i mezzi», ha concluso.

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