Fca ritira la proposta: niente fusione con Renault

di Redazione

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Il cda francese rinvia la decisione su richiesta dello Stato

Fca ritira la proposta: niente fusione con Renault
Saltano le nozze tra Fiat Chrysler e gruppo Renault. Il marchio presieduto da John Elkann ha deciso "di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault". La decisione è stata presa dopo il nuovo rinvio chiesto dal board della casa francese dopo il pressing del governo di Parigi. Renault "esprime la sua delusione" dopo il fallimento del progetto di fusione con Fiat-Chrysler (Fca): è quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo di Boulogne-Billancourt. Le trattative tra Fca e Renault "potrebbero riprendere nei prossimi tempi, vedremo. Non bisogna chiudere la porta, bisogna continuare a lavorare". Lo ha detto il ministro francese per i Conti Pubblici, Gérald Darmanin, intervistato da France Info, dicendosi "molto contento che ci sia un'industria un po' patriottica che faccia attenzione agli interessi francesi". "Vogliamo questa fusione": lo ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze francese Bruno Le Maire alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. "Ci dobbiamo prendere il tempo sufficiente perchè le cose siano fatte nel modo giusto" ha proseguito il ministro francese in un colloquio con la testata tedesca. Le Maire "prende atto" della decisione di Fca di ritirare l'offerta di fusione con Renault. "Dalla presentazione dell'offerta - spiega una nota - lo Stato azionista di Renault al 15,1%, l'ha accolta con apertura e ha lavorato in modo costruttivo con le parti". "Un accordo era stato trovato su tre" delle 4 condizioni imposte dalla Francia (tutela lavoro e siti industriali, governance, partecipazione al progetto sulle batterie elettriche franco-tedesco, pieno coinvolgimento alleanza con Nissan). "Restava da ottenere il sostegno esplicito di Nissan". Il consiglio di amministrazione di Renault ha fatto sapere di non essere in grado di prendere una decisione a causa dell'auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto a un consiglio ulteriore". A spingere verso questa decisione, secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa, ha contribuito anche l'atteggiamento di Nissan ostile all'operazione, che avrebbe messo a rischio l'alleanza con il gruppo francese. "Fca - spiega in una nota - continua a essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E' tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo. Fca esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo amministratore delegato e agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di Fca. Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente".