Esce "Consort Music", il nuovo progetto musicale di Federico Bagnasco
di Redazione
Protagonisti del progetto sono la viola da gamba, strumento diffuso nell'Europa del '600, e i richiami ai brani e alla musica di Max Manfredi
Oggi, 4 gennaio, esce sui digital store con etichetta NbbRecords, il nuovo progetto musicale di Federico Bagnasco, simbolicamente intitolato “Consort Music”, con un chiaro riferimento alla musica rinascimentale o barocca, letteralmente al piccolo insieme composto da strumenti della stessa famiglia. Una formazione che richiama a un tipo di scrittura polifonica, nella quale ogni strumento, ogni “voce” appunto, è legato a un registro specifico, dal soprano al basso (o fino al contra-basso). In questo caso lo strumento musicale protagonista è la viola da gamba, molto diffusa tra il XVI e il XVII secolo in Europa, che poteva molto spesso presentarsi in forma di consort fra i nobili dilettanti delle antiche corti.
L’utilizzo di diverse viole, dalla piccola viola soprano al grande violone contrabbasso, contribuisce a differenziare la timbrica e le trame sonore di un progetto sperimentale che si fonda sulla linfa del passato (con una scrittura polifonica, contrappuntistica o accordale) per sconfinare in un linguaggio sospeso fuori dal tempo, sulla linea di confine tra conosciuto e semisconosciuto, regalandovi un sapore di eternalità.
Tra le caratteristiche dell’album il richiamo, in diversi brani, alle melodie e canzoni di Max Manfredi, che già Fabrizio De André definì “il più bravo di tutti” e che il mese scorso ha pubblicato il suo nuovo disco "Il grido della fata". A volte l’omaggio è evidente, nella maggioranza dei casi sono citazioni o suggestioni raffinate, da cogliere con la dovuta attenzione.
Il fil rouge del lavoro però è la sperimentazione che si intreccia alle diverse fasi di realizzazione, dalla primogenitura al montaggio, con il tratteggio di veri e propri “paesaggi sonori”, la sovrapposizione in strati di diverse registrazioni, il mixaggio fra le stesse e la manipolazione elettronica del suono, soprattutto mediante effetti di riverbero.
Un'opera meditata, profonda, che necessariamente ha comportato una lunga gestazione: nel 2013 sono state registrate le viole in consort con gli altri musicisti coinvolti e negli anni successivi tali musiche sono state adattate per divenire la colonna sonora dell’audiolibro “Trita Provincia” di Max Manfredi, letto dallo stesso autore, pubblicato per Libero di Scrivere nel 2017. Per l’occasione, a completamento della colonna sonora, è nata la restante parte del progetto, con diverse sovraincisioni a strumento solo e il montaggio e la manipolazione elettronica del progetto. Nel 2020, durante il primo lockdown legato alla pandemia da Covid-19, Federico Bagnasco ha rimesso mano a queste musiche scegliendone alcune parti, combinandole fra loro, creando ulteriori dialoghi musicali o stratificazioni sonore. Il progetto non si esaurisce infine con l'uscita digitale: nelle prossime settimane sarà disponibile anche in formato fisico (cd) dal sito della NbbRecords.
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