Eolico, in Umbria approvata la mozione che stoppa gli impianti
di s.g.
Su petizione popolare e con il voto della maggioranza, mentre l'opposizione aveva lasciato l'Aula

L'Aula di Palazzo Cesaroni, sede della Regione Umbria, ha approvato con il voto dei 12 consiglieri della maggioranza una mozione predisposta dalla Seconda commissione (votata all'unanimità) relativa alla petizione popolare "No agli impianti eolici sull'appennino, difendiamo l'Umbria cuore verde d'Italia" sulla quale iniziativa la commissione ha dato luogo a specifiche audizioni. I consiglieri dell'opposizione avevano lasciato l'Aula già prima della discussione sul punto.
Obiettivi - La petizione, firmata da circa 7 mila cittadini - ricorda la Regione in una nota - chiede di "Individuare l'intera fascia dell'Appennino umbro-marchigiano quale area non idonea alla realizzazione di impianti eolici e in particolare alla realizzazione di impianti eolici di grande e media taglia". Attraverso questo atto di indirizzo viene impegnata la Giunta ad "adottare tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione utili, da un lato, a preservare e salvaguardare le risorse paesaggistiche, culturali ed ambientali, dall'altro a soddisfare le esigenze di produzione di energia da fonti rinnovabili; assumere un fattivo coordinamento della gestione ambientale, anche alla luce della frammentazione del sistema tra competenze e normative nazionali, regionali e comunali, in modo da creare percorsi condivisi e integrati con tutti gli enti competenti (tra cui Comuni e Province); attuare un percorso che assicuri la partecipazione dei Comuni interessati, finalizzata all'individuazione di soluzioni condivise, attesa la incidenza dell'installazione di impianti eolici sulle comunità locali'".
Località - Nella illustrazione dell'atto, la presidente della commissione, Letizia Michelini, ha fra l'altro sottolineato che "nel 2024 sono stati depositati al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica e alla Regione Umbria otto progetti di impianti eolici di grandi dimensioni che investono l'Appennino tra i comuni di Foligno, Trevi, Sellano, Valtopina, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, progetti che prevederebbero l'installazione sui crinali dei monti di 69 aerogeneratori di altezza compresa tra i 180 e i 200 metri in una ristretta porzione dell'Appennino umbro".
Pianificazione - Nella petizione viene anche evidenziata la necessità che la lotta al cambiamento climatico e più in generale la transizione ecologica siano il risultato di una pianificazione di settore che tenga conto delle esigenze di tutela del paesaggio e dell'ambiente e che assicuri risposte efficaci e sostenibili nel rispetto dell'art.9 della Costituzione.
Processo - I sottoscrittori della petizione chiedono quindi alla Regione di "approvare la legge regionale per la individuazione delle 'aree idonee e non idonee' al fine di raggiungere un equilibrio tra esigenze di protezione del paesaggio e obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili; di individuare l'intera fascia dell'Appennino umbro-marchigiano quale area Non idonea alla realizzazione di impianti eolici di media e grande taglia; nell'ambito del processo legislativo promuova, oltre al coinvolgimento dei Comuni, anche la partecipazione di associazioni, comitati e gruppi di cittadini".
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