Enzo Jannacci avrebbe compiuto oggi novant'anni, un francobollo per ricordarlo

di Stefano Rissetto

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L'artista milanese era molto legato alla Liguria, trascorreva spesso le vacanze nella Riviera di Levante ed emozionò più volte Sanremo

Enzo Jannacci avrebbe compiuto oggi novant'anni, un francobollo per ricordarlo

Da oggi, la figura di Enzo Jannacci entra ufficialmente anche nella storia della filatelia italiana. È stato emesso un francobollo commemorativo dedicato al celebre cantautore milanese, valido per la posta ordinaria sul territorio nazionale. L’omaggio arriva nel giorno di quello che sarebbe stato il suo novantesimo compleanno e a più di dieci anni dalla sua scomparsa, celebrando non solo l’artista, ma anche l’uomo e il medico che ha segnato un’epoca.

L'artista milanese era molto legato alla Liguria, trascorreva spesso le vacanze nella Riviera di Levante e nell'estate 2011, per un serio problema di salute, era stato ricoverato a Lavagna per essere dimesso dopo alcuni giorni. Aveva partecipato al Festival di Sanremo più volte, commuovendo l'Ariston nell'edizione 1991 con 'La fotografia" in abbinamento con Ute Lemper. Ma era stato anche l'autore della musica di una delle canzoni più popolari di Fabrizio de André, "Via del campo".

La vignetta del francobollo ritrae Jannacci in un’immagine che richiama la copertina del suo diciottesimo album, L’uomo a metà, uscito nel 2003 con l’etichetta Ala Bianca. Un ritratto che ne restituisce lo spirito riflessivo e malinconico, accompagnato dalle date di nascita e morte (1935–2013). Per l’occasione, è disponibile anche l’annullo filatelico speciale "primo giorno di emissione", realizzato a Milano, sua città natale e simbolo della sua carriera.

Nel bollettino illustrativo che accompagna l’emissione, si ripercorre la straordinaria vita pubblica e artistica di Jannacci: una carriera ricca e poliedrica tra musica, teatro, cabaret, cinema e televisione. Con decine di album e centinaia di canzoni, Jannacci ha raccontato un’Italia spesso invisibile, fatta di poveri, sconfitti, emarginati. Il suo sguardo ironico e compassionevole ha saputo dare voce a chi non ne aveva, portando nelle sue canzoni un’umanità vera, contraddittoria, tenera e spiazzante.

Ma accanto all’artista c’era anche il medico. Chirurgo, specialista, Jannacci ha continuato a esercitare la professione per tutta la vita, offrendo cure soprattutto a bambini, immigrati e persone in difficoltà. Un impegno che testimoniava quella “carica sentimentale” che lo ha sempre accompagnato, dentro e fuori dal palco.

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