Eni e la “just transition”: sostenibilità ambientale e sociale al centro della strategia

di R.S.

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Entro il 2050, Eni mira alla neutralità carbonica, con tappe intermedie al 2030 e 2035

Eni e la “just transition”: sostenibilità ambientale e sociale al centro della strategia

Eni punta a una transizione energetica equa e inclusiva, integrando decarbonizzazione, innovazione e sviluppo sociale in un modello industriale sostenibile. La strategia aziendale si basa su cinque pilastri: neutralità carbonica, tutela ambientale, valorizzazione delle persone, alleanze per lo sviluppo e sostenibilità lungo la filiera.

Entro il 2050, Eni mira alla neutralità carbonica, con tappe intermedie al 2030 e 2035. Le emissioni nette sono già state ridotte del 55% nell’Upstream rispetto al 2018. L’azienda adotta un approccio tecnologico neutrale, investendo in gas, rinnovabili, biocarburanti, CCUS e fusione.

L’innovazione è il motore della transizione: nel 2024, investiti 178 milioni in R&D, di cui 145 per la decarbonizzazione. Tra i progetti di punta, HPC6, uno dei supercomputer industriali più potenti al mondo, e lo sviluppo di bioraffinerie in Italia e all’estero.

Attraverso società come Plenitude ed Enilive, Eni attrae capitali per accelerare la transizione. Il modello “dual flag” guida progetti internazionali in Africa e Medio Oriente, con impatti sociali concreti: energia, salute, formazione e sviluppo locale per oltre 2 milioni di beneficiari.

Per Eni, la just transition non è solo un obiettivo climatico, ma un percorso condiviso che punta a creare valore duraturo per comunità, lavoratori e ambiente.

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