Emigranti e nuovi orizzonti, Mulé: "L'Europa deve essere più unita"
di Redazione
"Nel 1888 alle Canarie un un piroscafo venne speronato all'ingresso del porto, morirono 88 liguri di ritorno dal Sud America. Dopo 150 anni i problemi sono gli stessi"
Tra gli ospiti del convegno di Telenord "Migranti e nuovi orizzonti" anche il Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè.
"Il convegno proietta una breccia umanitaria sul presente e sul futuro. Mi fa piacere condiviere un momento che ho vissuto poco tempo fa nell'isola di Las Palmas, alle Canarie dove ci siamo trovati a ricordare un incidente nel 1888 quando un un piroscafo "La veloce" venne speronato all'ingresso del porto e morirono 88 italiani. Erano 88 liguri che tornavano a casa dal Sud America dopo aver soddisfatto i loro sogni con i soldi cuciti addosso per paura dei ladri. Quelle monete si sono rilevate una zavorra che li portò a fondo, morirono ragazzi giovani e meno giovani. Emigranti che erano andati in un nuovo orizziìonte e tornavano alla loro terra natia. Sono passati tanti anni 150 anni da quell'episodio ma gli orizzonti degli emigranti sono sempre gli stessi, proiettano una fortuna, una speranza e che sono popolati da angosce. Rispetto alla immigrazione e totalmente cambiata nei modi, nelle rotte come dobbiamo affrontare questo problema? Perchè è diventato un problema perchè l'emigrazione o l'mmigrazione non è stata gestita o è stata gestita sull'onda emozionale. Ricordo nel 1990 cosa è successo con l'Albania"
Mulè continua: "Nel 2021 dobbiamo lasciare da parte i nazionalismi perchè nel tempo hanno portato solo una chiusura delle frontiere incacrenendo il problema: lo abbiamo visto nel Mediterraneo laddove la solidarietà degli stati è mancata e si è verifito un disordine nell'accoglienza dei profughi. E' mancata l'Europa, dobbiamo dirlo".
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