"Piangi, piangi" di Edoardo Sanguineti tra i ricordi di Donatella Ferraris

di Redazione

3 min, 9 sec

Il lato umano di Sanguineti svelato dalla violoncellista, volto noto anche per l'organizzazione di grandi eventi culturali

"Piangi, piangi" di Edoardo Sanguineti tra i ricordi di Donatella Ferraris

Riceviamo alla redazione di Telenord e pubblichiamo il ricordo umano e personale di Edoardo Sanguineti nella lettera aperta di Donatella Ferraris, famosa violoncellista e presidente dell’Associazione Accademia del Chiostro.

 

Ho un ricordo molto personale di Edoardo Sanguineti e di sua moglie, la Signora Luciana Garabello.

Iniziamo dal poeta. Lo potevi incontrare per strada e agli eventi, ed era sempre la stessa persona. Nel 2006 mi accingevo ad organizzare “Musica nei Musei”, (la stagione che a Genova ha dato il la per questo tipo di performance. Abbiamo infatti iniziato per primi nel 1997). Era un momento particolare per me perché ero incinta e così mi ero ritagliata solo il ruolo di organizzatrice quell’anno. In realtà non fu così, ma questa è un’altra storia...

Mi venne in mente di organizzare un concerto di musica contemporanea, proprio di quella un po’ ostica che per vari motivi non ha mai un successo sul grande pubblico. Ne parlai con l’allora direttrice del museo di Villa Croce Sandra Solimano, e così invitai il duo Michele Selva e Massimiliano Messieri. Mi proposero un programma con musiche di Scelsi e J. Cage.

L’invito al poeta Sanguineti mi parve il minimo essendo egli, come ben noto, coprotagonista dell’avanguardia musicale del secondo Novecento (si vedano in primis le frequenti collaborazioni con Luciano Berio). Pochi minuti prima dell’inizio, eccolo arrivare puntuale. Mi sorrise e si sedette dove trovò posto.

L’esecuzione fu realmente interessante: Michele Selva al sassofono e Massimiliano Messieri, live electronics ci proposero musiche che seppur del secolo scorso erano state composte comunque tra gli anni ’70 e ’90. A fine esecuzione Edoardo Sanguineti si avvicinò agli esecutori e a me e si intrattenne con noi complimentandosi sia dell’esecuzione che del coraggio proprio a proporre questo tipo di repertorio.

Anni dopo, all’ennesima stagione e per essere precisi nel 2013, il concerto di Natale dovevo organizzarlo a Palazzo Rosso. Ci venne in mente di proporre uno spettacolo con antiche arie natalizie (utilizzate però anche quali “cover” per canzoni recenti) e inframmezzarlo con poesie e curiosità legate al Natale. Oltre a noi musicisti, potemmo contare della presenza di Lisa
Galantini con la quale facemmo un lavoro di ricerca particolare. Scegliemmo alcune poesie tra le quali “Piangi, piangi” che Edoardo Sanguineti scrisse nel 1964. Essendo venuta in contatto, per altri motivi con la vedova Sanguineti, la signora Luciana Garabello, provai ad invitarla.

Malgrado il giorno del concerto (26 dicembre 2013) piovesse veramente tantissimo, la signora Luciana mi onorò della sua presenza. Palazzo Rosso era pieno all’inverosimile. Avrebbe dovuto
svolgersi poco prima uno spettacolo di Circumnavigando Festival, ma visto il tempo non era stato possibile, così il pubblico si è riversato tutto al nostro appuntamento. Alla signora Luciana trovammo un posto in prima fila….la ricordo ancora veramente commossa quando Lisa lesse la poesia dedicata al figlio Alessandro. A fine concerto, dopo i convenevoli, ci offrimmo con mio marito di accompagnare la signora Luciana a casa.

Era il periodo nel quale la famiglia del poeta aveva deciso di donare la collezione dei libri del professore al Comune di Genova. Ricordo che, una volta arrivati sotto casa, la signora ci invitò a salire da lei. Andai solo io con mio figlio Alberto che allora aveva 7 anni.
Ricordo una casa piena di libri e di quadri. La signora, con infinita pazienza, fece vedere ad Alberto tantissimi quadri, in particolare quelli di Enrico Baj
Mio figlio sembrava rapito ed incuriosito e alla fine fu veramente felice perché la signora Luciana gli regalò uno scarabeo azzurro di giada che ancora oggi è appoggiato sopra un tavolino all’ingresso di casa nostra.

Donatella Ferraris