Dimissioni Toti, Savi: "Depositata istanza di revoca, misure cautelari non hanno più ragion d'essere. Giudizio immediato? Ben venga"

di Carlotta Nicoletti

L'avvocato del presidente dimissionario anticipa le strategie processuali

Cinque giorni, e forse meno, separano l'ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dalla libertà, dopo tre mesi circa di arresti domiciliari. Il suo legale, l'avvocato Stefano Savi, ha depositato l'istanza per chiedere la revoca degli arresti domiciliari. E già nelle prossime ore la procura chiederà il giudizio immediato. Un ipotesi, questa, sempre più concreta dopo l'ultimo confronto tra i pm titolari dell'indagine. L'istanza, come già annunciato il giorno delle dimissioni da governatore, è arrivata via pec. I pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde hanno adesso due giorni per dare un parere che, sembra scontato, sarà favorevole. Già il Riesame aveva sottolineato come non ci fosse un pericolo di inquinamento delle prove. Ma, soprattutto, le dimissioni dalla carica di governatore hanno fatto venir meno il rischio di reiterazione del reato. In pratica, da libero cittadino non può più essere corrotto, se corruzione c'è stata in passato. Su questi presupposti si basa la richiesta della difesa.

"E' evidente - dice Savi - che non ci siano più i presupposti per mantenere la custodia. Dopo le dimissioni, che hanno fatto venire meno la carica pubblica, e vista la chiusura imminente delle indagini non ci sono più i requisiti per mantenere Toti ai domiciliari". A decidere sull'istanza sarà la stessa giudice Paola Faggioni che ha cinque giorni di tempo. L'ordinanza arriverà dunque al massimo venerdì o sabato. Nel frattempo anche l'imprenditore portuale Aldo Spinelli, anche lui ai domiciliari dal 7 maggio, ha presentato istanza di revoca. "Non ci sono più le esigenze - spiega il difensore Sandro Vaccaro, insieme ai colleghi Andrea Vernazza e Francesca Pastore - visto che è cambiato tutto il board della società e che non riveste più alcuna carica pubblica colui che, ad avviso della procura, era il corruttibile". La procura ha questa settimana per presentare la richiesta di giudizio immediato custodiale, visto che uno dei requisiti per farlo è che l'indagato sia in carcere o ai domiciliari al momento della richiesta. E che chiederà, forse a strettissimo giro, l'immediato per Toti, Spinelli e l'ex presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio Signorini è quasi scontato. Come scontato è anche il fatto che i pm proporranno i patteggiamenti. Toti è accusato di corruzione e finanziamento illecito. Il gip, nella sua ordinanza di tre mesi fa, aveva scritto che pur di "ottenere l'elezione o la rielezione" sarebbe stata "svenduta la propria funzione e la propria attività in cambio di finanziamenti, abdicando in tal modo ai propri importanti doveri istituzionali". Toti avrebbe messo a disposizione "la propria funzione, i propri poteri, il proprio ruolo" in cambio di finanziamenti.