Diga di Genova, dopo l'anticipazione a Telenord Rixi va avanti sulla vecchia diga: "Ho chiesto alla Soprintendenza di abbatterla: così non ha senso"

di Redazione

Il viceministro alle Infrastrutture: "Non è un monumento storico e sono state sempre demolite: rimuovere i vincoli semplificherebbe i lavori"

"Mi sono battuto con la Soprintendenza perché l'attuale diga non può restare dov'è ma deve essere demolita. Non ha senso spendere soldi per aumentare lo specchio portuale per poi trovarci una diga in mezzo". Lo ha detto a margine del MareGlobal Forum, organizzato dal Centro Giuseppe Bono in collaborazione con il Comune di Genova, il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi. "Deve essere fatta una riflessione da parte di tutti - ha detto - sull'importanza di avere il primo porto del Paese e sul fatto che l'attuale diga non è un monumento storico ma una diga e nella storia le dighe si sono sempre demolite. Io sarei per rimuovere tutti i vincoli e per riutilizzare il materiale in parte anche per la nuova diga, semplificando i lavori, risparmiando terreno e territorio e decongestionando il traffico. Questa è un'ipotesi razionale ma ogni tanto il nostro Paese non lo è, purtroppo". 

Già il 3 maggio Edoardo Rixi aveva anticipato a Telenord la situazione relativa alla vecchia diga. Qui le sue parole