Diano Castello: nasce comitato contro il CPR, aderiscono anche i sindaci del territorio

di Redazione

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Calcagno, numero due della giunta locale: "Abbiamo appena visto uno spiraglio di luce in ambito turistico, questa notizia non ci voleva"

Diano Castello: nasce comitato contro il CPR, aderiscono anche i sindaci del territorio

E' stato firmato al teatro Concordia di Diano Castello, nel corso di un Consiglio comunale straordinario aperto a tutti i sindaci e delle categorie dei Comuni del Golfo Dianese, l'atto costitutivo del Comitato 'No al Cpr nel Golfo Dianese'. E' infatti, dallo scorso mese di ottobre, quando si è diffusa la notizia che l'ex caserma dell'esercito Camandone di Diano Castello, avrebbe potuto essere una delle location ideali per il centro di permanenza e di rimpatrio dei migranti in Liguria, che si è mobilitata l'opinione pubblica.

Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi aveva annunciato la volontà di aprire un Cpr proprio in rLiguria, senza specificare la provincia ma auspicando che fosse vicino a Ventimiglia. I sindaci del territorio, però, sono preoccupati dalle ricadute negative che una struttura del genere potrebbe avere sul tessuto commerciale e sulla identità turistica del Golf. "Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, per far sì che la scelta ricada su un altro territorio, un territorio che non sia il motore turistico della Regione Liguria come lo è il Golfo Dianese", ha detto il sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi.

Il 'no al cpr è stato bipartisan: "Stiamo dimostrando che siamo in grado di lavorare tutti insieme, maggioranza, opposizione, associazioni di categoria e cittadini", ha aggiunto Lina Cha, sindaco di Cervo. Il vicesindaco di Diano Castello, Massimo Calcagno, si è dimostrato preoccupato: "Abbiamo appena visto uno spiraglio di luce in ambito turistico, questa notizia non ci voleva". E' prevista anche una raccolta di firme.