Da Asl 3 allarme su social e gioco d'azzardo: "Giovani sempre più dipendenti"
di Filippo Serio
I dati riguardano la popolazione 14-15 anni residente nel centro storico genovese: aumenta il consumo di droghe e sigarette
Stabile ma sempre eccessivo il consumo di alcol fra giovani e giovanissimi, aumenta invece l'utilizzo di sostanze stupefacenti, approccio al gioco d'azzardo e tempo speso davanti ai social network, specialmente nelle ore notturne.
Sono i dati emersi dal report triennale effettuato dal Dipartimento Educazione a Corretti Stili di Vita e Programmi di Asl 3, diretto dal dr. Gianni Testino, che riguardano nello specifico la popolazione più giovane del Municipio I di Genova, appartenente alla fascia d'età compresa tra i 14 e i 15 anni.
Questa mattina infatti, presso il Centro diurno dell'Associazione “San Marcellino”, si è tenuto un incontro dedicato al Centro storico di Genova per un confronto attivo con associazioni e comitati sul tema corretti stili di vita e prevenzione in relazione alle strategie più efficaci destinate alle fasce giovani. Il titolo è stato "Identificare criticità per trovare soluzioni" in collaborazione con: Federsanità Anci Liguria, Sam Marcellino, Via del Campo e Caruggi, Il Cesto, Comunità San benedetto al Porto, Il Quotidiano latinoamericano, ACAT Club degli Alcolisti in Trattamento Savona Genova
Fumo e alcol - "Il 19% di questi giovani - in totale 709 - fuma sigarette, il 28% sigarette elettroniche, il 10% fuma cannabis e il 6% consuma altre sostanze stupefacenti. Il 20% consuma alcol con la modalità del binge drinking, cioè beve molte unità alcoliche in poco tempo: di questi ragazzi, una buona parte ha più probabilità di sviluppare una dipendenza da alcol."
Sempre davanti allo schermo - "Il 38% di questi giovani usa i social per più di 6 ore al giorno, addirittura fino a 12-14 ore al giorno, togliendo ore di sonno all'organismo. Il 10% di questi ragazzi gioca d'azzardo. Tra i dati allarmanti anche il fatto che ben il 30 % dei ragazzi ha dichiarato di non praticare attività sportiva e di questi un terzo a causa di problemi economici."
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