Crocieristica e ambiente, la sfida del futuro è sull'Lng

di Marco Innocenti

A Savona, il convegno organizzato da Costa

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Una mattinata di dibattito che, partendo dal tema dell’utilizzo del gas naturale liquefatto, ha affrontato molte tematiche ambientali quella che si è svolta presso la fortezza del Priamar a Savona, organizzata da Costa con la collaborazione del Comune di Savona e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. “L’uso dell’Lng nei porti, tra innovazione e responsabilità” il titolo del convegno che è entrato immediatamente al cuore del tema, in bilico fra rispetto delle istanze ambientali ed economiche.

“Poche settimane fa abbiamo visto arrivare qui in porto Costa Smeralda, la nuova ammiraglia della flotta con alimentazione a Lng – ha esordito il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio – Accolta sicuramente con grande soddisfazione ma anche con un’ombra di preoccupazione per quelle che avrebbero potuto essere le ricadute sul traffico. Dobbiamo affrontare con AdSP il problema della sostenibilità del trasporto su gomma che dall’attività del porto discende – ha aggiunto il sindaco - Ricordiamo ad esempio che qui a Savona il guasto della linea di trasporto del carbone con vagonette ha costretto a spostare sui camion il trasporto di ogni carico che arriva ed ogni nave contiene circa 40mila tonnellate. L’AdSP è al tavolo con noi nella stesura del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile ma non si può pensare di lasciare da sola una città nell’affrontare il problema del trasporto su gomma, specialmente una città che come Savona ha il proprio porto nel cuore della città”.

“Savona è un unicum in tutto il panorama del Mediterraneo – ha replicato Paolo Emilio Signorini, presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale – Fra Albissola e Bergeggi vivono qualcosa come 100mila persone e su questa stessa areare insistono tante attività portuali differenti, che da un lato danno grande ritorno economico ma va anche affrontato anche il tema della sostenibilità. C’è una forte attenzione per far sì di avere strumenti concreti che favoriscano la diffusione di politiche green. C’è ad esempio il progetto per la creazione di un serbatoio criogenico mobile nel porto di Genova per il rifornimento dei camion, riducendo le emissioni dell’autotraporto su gomma, ma anche pilotine e rimorchiatori. Questo perché il trend di immatricolazione dei mezzi pesanti a Lng, da agosto 2019, ha visto un +83% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre per i mezzi a gasolio si registra un -11%. C’è poi il dibattito sull’elettrificazione delle banchine, un’attività che solo nel bacino di Pra’ costerà 15 milioni di euro. C’è poi un limite temporale dettato dall’iter da seguire. Una volta creata l’infrastruttura bisogna che l’allacciamento sia competitivo rispetto all’uso del carburante: per questo serve un appoggio regolamentare – ha concluso Signorini - che porti le navi ad allacciarsi, altrimenti le risorse spese per elettrificare rischiano di essere vanificate se il mercato vira massicciamente sull’Lng, come sembra, visto che un po’ tutti i gruppi crocieristici sono orientati sull’Lng ma anche nel settore cargo si va in questa direzione”.

Traguardando l’arrivo della seconda nave Costa a Lng, Costa Toscana nel 2021, il direttore generale di Costa Crociere Neil Palomba ha ribadito l’impegno del gruppo verso il futuro di una crocieristica dall’impronta ambientale sempre più ridotta. “Il contributo di Costa nella città di Savona è pari a 700 posti di lavoro – ha spiegato Palomba - ma è importante ciò che sta dietro a questi numeri: l’integrazione fra le nostre crociere e la città. Costa Smeralda va proprio in questo senso, grazie all’alimentazione ad Lng, in cui noi abbiamo creduto per primi, fin dal 2015. L’obiettivo ultimo di Costa è quello di ridurre significativamente l’impatto ambientale delle nostre crociere, proprio per promuovere la sinergia fra la nostra attività e il territorio”.