Covid, Bassetti: "No vax terrorizzati in ospedale chiedono con arroganza di assisterli, c'è amarezza"

di Alessandro Bacci

2 min, 15 sec

"Siamo felici di farlo ma non è facile. I medici sono stufi, è un anno che diciamo di vaccinarsi. Di fronte a cotanta ignoranza cosa possiamo fare?"

Covid, Bassetti: "No vax terrorizzati in ospedale chiedono con arroganza di assisterli, c'è amarezza"

Il Natale si avvicina e c'è apprensione per la situazione covid. Nelle ultime settimane i contagi sono aumentati in tutta Italia, ma che Natale sarà? A rispondere al quesito ci ha pensato a Telenord l'infettivologo Matteo Bassetti: "Posso dire giù le mani dal Natale, che qualcuno non inizi a pensare di mettere delle restrizioni perchè credo che la maggioranza dei cittadini in Liguria abbia fatto una sforzo enorme. Se ci saranno delle limitazioni dovranno riguardare unicamente chi il dovere non lo ha fatto, chi non ha vaccinato. Oggi chi non si è vaccinato è un cattivo cittadino perchè non fa il suo dovere nei confronti della comunità. Certamente ognuno è libero di fare ciò che vuole ma non quando vivi in una comunità. Il non vaccinato è un cattivissimo cittadino oggi.”

Quali sono le prevsioni per i prossimi mesi? “Non è una bella situazione. I nostri ospedali sono pieni per l'80% di soggetti non vaccinati. Quando arrivano in ospedale terrorizzati sono gli stessi che poi ti chiedono in maniera arrogante di assisterli. Noi siamo felici di farlo ma quando ti trovi di fronte a queste persone non è facile. Sono gli stessi che ti dicono che sei l'uomo supportato da "big pharma" e poi chiedono di essere assistiti, c'è tanta amarezza.”

Ma è difficile curare queste persone? “Difficile non lo è, nella nostra professione capita di assistere persone che sono dei “cattivi”. Non dobbiamo assolutamente assistere in maniera diversa. Però poi io ti ricuso: come fanno molti medici io non ti voglio più come mio paziente. Io sinceramente un paziente che non crede in ciò che io faccio, non lo voglio. Noi li curiamo tutti in urgenza, poi se è un paziente seguito dal mio gruppo gli dico: quando starai meglio trovati un altro medico che ti segua. Questo è un qualcosa di sancito dall'ordine dei medici. I medici sono stufi, è un anno che diciamo alla gente di vaccinarsi. Di fronte a cotanta ignoranza cosa possiamo fare? Curiamo tutti ma quando c'è gente che preferisci curarsi con le bacche e l'omeopatia come si fa acontinuare con queste persone?!”

Terza dose: “Credo che adesso l'urgenza sia per tutte le persone fragili con oltre 60 anni, dopodichè ci concentreremo sulle persone più giovani che secondo me possono aspettare. Non hanno quella premura rispetto a quelle che si sono vaccinate tra gennaio e aprile. Se si vuole salvare il Natale bisogna vaccinare rapidamente e  alzare il tiro. Per alcune attività, lo dico da sei mesi, ristoranti, bar, teatri e stadi ecc. super green pass. Via i tamponi.