Coppa Davis, Panatta a Telenord: "Onore a questi ragazzi: con Berrettini potremmo aprire un ciclo vincente"

di Redazione

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Il campione di tennis è intervenuto durante il Derby del Lunedì: "Mi auguro che si torni alla formula originale del torneo, anche alcuni giocatori la pensano così"

Coppa Davis, Panatta a Telenord: "Onore a questi ragazzi: con Berrettini potremmo aprire un ciclo vincente"

Intervenuto in collegamento telefonico durante la puntata de Il Derby del Lunedì, il campione di tennis Adriano Panatta ha parlato così a Telenord sul trionfo dell'Italia in Coppa Davis, conquistata per la seconda volta dopo 47 anni: "Le differenze tra la Coppa Davis vinta da noi nel 1976 e quella vinta dai ragazzi oggi? Sono due tornei che non hanno nessuna affinità, noi abbiamo giocato negli anni '70 in un contesto molto diverso, con manifestazioni in piazza, Pinochet. Non si puo' fare un paragone, era anche un torneo molto diverso, si giocava in superfici diverse e con una formula differente, al meglio dei cinque. Secondo me hanno sfalsato la formula. Tuttavia grande onore e gratitudine va a questi ragazzi."

"La mia sicurezza sul risultato finale? Ho la presunzione di capire ancora un po' di tennis (ride). Sapevo che Sinner non avrebbe perso contro De Minaur, se invece Arnaldi avesse perso la prima partita sarebbe stato più complicato, nel doppio con gli australiani."

Si apre un nuovo ciclo? "Io spero vivamente che Matteo Berrettini possa tornare al livello di due anni fa. Con lui in squadra saremmo nettamente i più forti al mondo, se così fosse l'Italia sarebbe davvero difficile da battere."

"Tutte le squadre in questo momento hanno più o meno un forte giocatore come numero uno e uno discreto come numero due. Il che fa sì che spesso si finisca sul pareggio: il doppio è un po' un terno al lotto, un po' improvvisato in cui i match possono essere un po' imprevedibili. Ecco perchè secondo me la formula del torneo è sbagliata. Spero per questo che si possa tornare alla formula originale. Anche lo stesso Sinner e altri giocatori sono dello stesso avviso."

"Le partite di tennis che rimangono nello storia sono quelle del Grande Slam - chiude Panatta - Sicuramente il tennis tre su cinque è più veritiero, più importante da tutti i punti di vista. Noi abbiamo giocato quattro finali ma tutte in trasferta, forse se le le avessimo giocate in Italia ne avremmo vinte di piu'"