Città Metropolitana, opposizione abbandona l’aula, facendo mancare numero legale: scontro su tariffe AMT
di gil.v. - steris
I fatti durante la discussione sulla presa d’atto della proposta della società AMT per la revisione della politica tariffaria
È saltata per la mancanza del numero legale la prima seduta del Consiglio metropolitano di Genova che avrebbe dovuto approvare la presa d'atto della nuova politica tariffaria dell'azienda di trasporto pubblico Amt. I nove consiglieri del centrodestra hanno abbandonato i lavori dell'aula e i nove consiglieri dell'alleanza centrosinistra-M5S più la sindaca Silvia Salis non sono stati sufficienti a mantenere il numero legale di dieci consiglieri eletti visto che la prima cittadina, consigliera metropolitana di diritto, non può essere considerata nel conteggio.
Il centrosinistra è stato compatto e l’atteggiamento critico del centrodestra, che ha abbandonato l’aula per un provvedimento già preso senza il coinvolgimento del Consiglio, non dovrebbe rallentare il disegno di Comune e AMT sul piano tariffario, grazie allo stratagemma di aver modificato ieri l’ordine del giorno, trasformando il punto in una semplice “presa visione” del piano e aggirando così la votazione.
"È con grande rammarico che oggi noi componenti dell'opposizione, opposizione e non minoranza perché questo è stato il risultato elettorale, del Consiglio metropolitano abbiamo deciso di abbandonare l'aula al momento della discussione sulla presa d'atto della proposta della società Amt per la revisione della politica tariffaria - dichiarano i consiglieri Carlo Gandolfo, Fabrizio Podestà, Giuseppe Pastine, Andrea Rossi, Laura Repetto, Vincenzo Falcone, Elisabetta Ricci, Albino Armanino, Flavia Pastorino - Malgrado il risultato elettorale di sostanziale equilibrio tra il centrodestra e la sinistra il sindaco metropolitano ha deciso di non aprire un confronto sui problemi amministrativi e sui programmi nell'interesse di tutte le comunità dell'area vasta, ma di procedere come se nulla fosse a colpi di schieramento politico".
"La richiesta di presa d'atto della decisione di Amt, di cui la Città Metropolitana è azionista, giunge all'attenzione del Consiglio metropolitano a cose già fatte, - aggiunge - rendendola una sorta di sanatoria, un pronunciamento fatto 'ora per allora', a decisioni prese fuori dalla sede competente e già comunicate sui diversi media nei giorni scorsi. Tutto ciò è aggravato dal fatto che non sono stati minimamente coinvolti i territori, che già da diversi giorni stanno vivendo situazioni di grande difficoltà per la mancata o parziale erogazione del servizio di trasporto pubblico".
Ilaria Cavo, consigliere NM e parlamentare, aggiunge, denunciando la mancanza di confronto e trasparenza: «Ci hanno impedito il dibattito e presentato una delibera senza documenti e senza tempo per approfondire». Uscire dall’aula, spiega, è stato «l’unico strumento democratico per tutelare i cittadini e far valere le nostre istanze», non un gesto di ostruzionismo ma di rispetto verso il mandato ricevuto dagli elettori.
La replica del centro sinistra: "Noi al lavoro per salvare Amt. Il centrodestra fugge prima dalle responsabilità e poi dall’aula. Oggi è stata scritta una brutta pagina della nostra Città Metropolitana ed è stata scritta da chi ha gestito Amt negli ultimi otto anni e ci ha raccontato una realtà completamente difforme da quella che abbiamo trovato. L’opposizione di centrodestra ha deciso di abbandonare l’aula, facendo mancare il numero legale e portando alla chiusura anticipata della prima seduta del consiglio metropolitano che avrebbe dovuto approvare le nuove tariffe, la manovra che siamo chiamati a portare a termine per salvare l’azienda del nostro trasporto pubblico. Ed è incredibile che chi ha portato Amt in queste condizioni oggi si alzi ed esca. Non abbiamo dimenticato quando, in campagna elettorale, il candidato sindaco di Genova del centrodestra Pietro Piciocchi parlava di una realtà fantasmagorica con milioni di euro di attivo: il risultato è sotto gli occhi di tutti e ora ci troviamo a dover risolvere questa situazione, con responsabilità. Avrebbero potuto votare contro o astenersi, ma alzarsi e andarsene quando si discute di una tale emergenza è vergognoso".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Tags:
Città MetropolitanaCondividi:
Altre notizie
Ex Ilva, Salis: "A rischio un altro pezzo di industria italiana"
04/12/2025
di steris
Forum Rigenerazione, sindaco Mazzi: "Follo punta sulla valorizzazione degli aspetti storici dei borghi"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, sindaco De Vincenzi: "Pietra Ligure punta su accessibilità, sicurezza e inclusione’”
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, sindaco Vassallo: "Chiusavecchia si rilancia tra sicurezza, cultura e ambiente"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, Del Borghi (UniGe): "Studenti e territorio al centro del progetto per Genova"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
