Chiavari: depuratore alla Colmata, confronto fra sindaci del territorio per soluzione condivisa

di Stefano Rissetto

2 min, 17 sec

La sentenza del Tar ostacola la realizzazione dell'impianto comprensoriale nell'ubicazione inizialmente prevista

Chiavari: depuratore alla Colmata, confronto fra sindaci del territorio per soluzione condivisa

I Sindaci dei Comuni del Tigullio Orientale si sono incontrati oggi in sede Città Metropolitana di Genova per discutere del futuro del depuratore della Colmata, alla luce della recente sentenza del TAR. È il primo passo verso una soluzione condivisa che potrebbe rivedere la localizzazione del progetto. L'incontro tra il Sindaco Metropolitano facente funzioni Antonio Segalerba e i primi cittadini degli undici Comuni coinvolti nel progetto è stato convocato a seguito della recente sentenza del TAR Liguria, che ha annullato il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), al fine di discutere della possibilità di rivedere la localizzazione del depuratore, inizialmente pensato per servire un’area di 140.000 abitanti.

Sentenza TAR – L’annullamento del PAUR rappresenta un ostacolo significativo per l’attuazione del progetto, che aveva previsto la realizzazione del depuratore presso la Colmata di Chiavari. Il TAR ha, infatti, messo in discussione la legittimità della localizzazione scelta. Durante l'incontro, i Sindaci hanno ribadito la validità della Deliberazione della Città Metropolitana del 2017, ma hanno anche aperto al dialogo per trovare soluzioni alternative.

Proposte dei Comuni – Diversi Comuni hanno presentato le proprie proposte. Chiavari ha suggerito di rimodernare l’impianto di Preli, servendo anche i comuni di Leivi e Zoagli, e di realizzare impianti minori in altre zone. La città ha anche chiesto di rivedere la delibera del 2017. Zoagli ha espresso il suo supporto a questa proposta. Lavagna, invece, ha discusso la possibilità di individuare una soluzione autonoma per il trattamento dei reflui dei comuni della zona.

Altri Comuni favorevoli – I Sindaci di Cogorno, Carasco, Coreglia, Borzonasca e Ne si sono dichiarati favorevoli all'ipotesi avanzata da Lavagna, ma mantenendo il progetto di un depuratore a Preli. Questi Comuni, pur esplorando alternative, non hanno escluso il depuratore in Colmata. Leivi ha proposto una combinazione di soluzioni, con un impianto a Preli, uno a Lavagna e un depuratore di fondovalle, mantenendo comunque l’opzione di Colmata.

Visioni contrastanti – San Colombano Certenoli ha manifestato una netta contrarietà alla localizzazione del depuratore nell’area di Seriallo/Cogozzale, ma ha sostenuto altre soluzioni alternative che prevedono impianti diversi. Mezzanego, infine, ha preferito non prendere posizione, rimettendosi alle decisioni dell’autorità competente.

Sostenibilità e partecipazione – Il confronto ha messo in luce la necessità di soluzioni che non solo risolvano il problema del trattamento delle acque reflue, ma che siano anche sostenibili dal punto di vista ambientale e compatibili con le esigenze delle comunità locali. La condanna comunitaria per il mancato trattamento delle acque reflue di Lavagna, sancita dalla Corte Europea nel 2021, resta uno dei temi centrali.

Ipotesi – Antonio Segalerba, al termine dell'incontro, ha sottolineato che l'incontro rappresenta "solo il primo passo verso una soluzione condivisa". Ha confermato che, nonostante la validità della delibera del 2017, la Città Metropolitana chiederà a IRETI di esprimere le proprie osservazioni tecniche sulle soluzioni proposte dai Comuni.

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