Chiavari, canoista morto, giudice: indagare medici e vigili del fuoco, istruttori prosciolti

La giudice Carla Pastorini ha prosciolto i due istruttori della Shock Wave Sport e ha disposto il rinvio a giudizio per sei vigili del fuoco nell’inchiesta sulla morte di Andrea Demattei, il 14enne rimasto incastrato con la sua canoa nel fiume Entella a Chiavari nel gennaio 2023. Trasmetti gli atti al pubblico ministero anche per accertare eventuali responsabilità dei medici.

Il procedimento – La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio sia per i due istruttori che per sei vigili del fuoco, quattro della squadra di Chiavari e due sommozzatori. Secondo l’accusa, ci sarebbe stata una serie di errori nei soccorsi, tra cui il numero insufficiente di istruttori, l’abbigliamento non adeguato del ragazzo e un intervento tardivo con manovre non corrette.

La dinamica – Andrea Demattei stava partecipando a un allenamento quando la sua canoa è rimasta incastrata tra i rami vicino a un pilone di un ponte. Estratto dall’acqua dopo un lungo periodo di esposizione al freddo, è arrivato in condizioni critiche per ipotermia all’ospedale Gaslini, dove è morto due giorni dopo.

Le indagini – Il consulente della Procura Vincenzo Minenna, convocato dalla giudice Pastorini, ha riferito sulle competenze della squadra di soccorso e sulle effettive possibilità di estrarre il giovane dalla canoa. L’udienza è stata rinviata per ulteriori approfondimenti.

Le dichiarazioni – “La famiglia ha sempre battuto su questo profilo e ha avuto ragione”, ha dichiarato l’avvocata Rachele De Stefania, legale della famiglia della vittima. “È giusto che si valuti anche questo aspetto”.

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