Cervo: una serata in onore di Ada D'Adamo, Premio Strega 2023
di Stefano Rissetto
Il principale riconoscimento letterario italiano assegnato alla memoria alla scrittrice scomparsa in primavera
Il Premio Strega 2023 è stato assegnato ad Ada D'Adamo (in alto a sinistra)e, come nel 1995 in occasione del riconoscimento a Maria Teresa Di Lascia e ancor prima nel 1959 per Tomasi di Lampedusa, si tratta di un premio alla memoria: la scrittrice abruzzese è infatti scomparsa in primavera, prima che il suo libro ottenesse il favore degli "Amici della domenica". L'11 luglio dalle 21,30 sulla piazza dei Corallini a Cervo, si terrà una serata in onore della vincitrice scomparsa, nel quadro della rassegna "Cervo ti Strega", con la conduzione dell'attore Pino Strabioli (in alto a destra), le letture dell'attrice Silvia Villa (in basso a sinistra), gli intermezzi musicali della cantante e pianista Ines Aliprandi (in basso a destra).
Francesca Rotta Gentile, ideatrice e curatrice della rassegna, commenta: "Un plauso alla casa editrice Elliot che ha candidato, con coraggio, il libro “Come d’Aria” al Premio Strega. Un manoscritto rifiutato da dieci case editrici, prima di trovare spazio in Elliot, perciò sono molto felice e grata dell’arrivo a Cervo di Loretta Santini, direttrice editoriale di Elliot che ci potrà raccontare il retroscena e la formazione di questo libro che ha un modo di narrare davvero splendido, l’autrice ha impiegato 15 anni a scriverlo. Inoltre ci siamo attrezzati con un grande schermo per collegarci con il marito della scrittrice, Alfredo Flavi, sarà per me anche un forte emozione leggere la poesia che Ada D’Adamo ha scritto per il marito. Imperdibile il reading con la voce femminile dell’attrice e doppiatrice Silvia Villa che ha anche già svolto un appassionante laboratorio di improvvisazione e avvicinamento al Meraviglioso Gioco del Teatro con persone affette da dis-Abilità,. L’atmosfera sarà resa ancora più magica dalle canzoni che eseguirà la cantante e pianista Ines Aliprandi".
Ada d’Adamo è scomparsa lo scorso primo aprile, pochi giorni dopo che il suo romanzo d’esordio, Come d’aria (Elliot, 2023), rientrasse nella dozzina candidata al Premio Strega. Malata già da alcuni anni di tumore al seno, D’Adamo, in questa prova di coraggio sorprendente e commovente, rivolgendosi alla figlia disabile, parla di sé, della maternità complicata e della sua malattia. Prima di diventare anche scrittrice d’Adamo è stata una ballerina, e la sua produzione letteraria è spesso ruotata intorno al tema della danza, con un’attenta riflessione sul corpo e la corporeità, che emerge anche fra le pagine di questo romanzo autobiografico dal valore testamentario.
Sin dalla nascita il Premio Strega è stato indice degli umori dell’ambiente culturale e dei gusti letterari degli italiani. I libri premiati hanno, infatti, raccontato il nostro Paese, documentandone la lingua, i cambiamenti, le tradizioni. "Anche quest’anno abbiamo una conferma della capacità del Premio Strega di crescere e rinnovarsi – commenta Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci – tante le autrici donne, tra cui alcune all’esordio; alcuni editori partecipano per la prima volta. Sono tutti segnali di vitalità, e confidiamo innanzi tutto nei libri e nei lettori per ribadire il ruolo dello Strega come specchio della cultura e della società italiana”.
Cervo ti Strega vanta il Patrocinio del Ministero della Cultura, e anche il Patrocinio e il sostegno di Regione Liguria e Camera di Commercio Riviere di Liguria. Proprio In questi giorni sul Palazzo della Regione a Genova sono proiettate frasi dedicate a Cervo ti Strega, uno dei grandi eventi di Regione Liguria. La serata sarà tradotta in Lis, Lingua dei Segni Italiana.
“Cervo ti Strega con “Una casa ligure cenacolo di cultura“: siamo arrivati – afferma la delegata alla cultura Annina Elena - con grande entusiasmo, amore per la letteratura e la bellissima Liguria, alla decima edizione di Cervo di Strega, edizioni tutte di straordinario e crescente successo, legate inoltre ai due scrittori del Novecento Orsola Nemi ed Henry Furst, profondamente amanti della Liguria che hanno vissuto negli anni Cinquanta a Cervo ma anche nella Torre a Recco e a La Spezia, trasformando sempre le loro case liguri in luoghi di incontro e scambio culturale.
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