Cecilia Sala liberata, la giornalista è atterrata in Italia. Presidente Meloni: "Rilascio dopo intenso lavoro su canali diplomatici e di intelligence"

di Stefano Rissetto

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Il compagno Daniele Raineri, festeggia con il video del gol di Grosso alla Germania. Il sindaco della Spezia Peracchini le assegna il premio Exodus 2025

Cecilia Sala liberata, la giornalista è atterrata in Italia. Presidente Meloni: "Rilascio dopo intenso lavoro su canali diplomatici e di intelligence"

Cecilia Sala è stata liberata a Teheran ed è arrivata a Ciampino nel pomeriggio dopo 21 giorni di detenzione. La notizia è stata data dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "È in volo l'aereo che riporta a casa Cecilia Sala da Teheran. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane ed è rientrata in Italia. Ho informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata. Voglio esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi".

Conferma - La liberazione è stata confermata anche dalle autorità iraniane, tramite il dipartimento media della Cultura e il ministero della Guida islamica. Cecilia Sala era stata arrestata lo scorso 19 dicembre senza che le fosse formalmente contestata alcuna accusa. Solo in seguito, le autorità iraniane hanno dichiarato che la giornalista avrebbe violato le leggi locali. Sala, giornalista di Chora Media e del Foglio, si trovava in Iran con un visto giornalistico regolare ed è stata prelevata direttamente dalla sua stanza d'albergo. La notizia del suo arresto, avvenuto nel famigerato penitenziario di Evin a Teheran, era stata resa pubblica solo il 27 dicembre, mentre la famiglia e le redazioni per cui lavorava avevano appreso del suo fermo il 20 dicembre.

Ipotesi - L'arresto di Cecilia Sala era stato collegato a quello di Mohammed Abedin, un iraniano arrestato a Malpensa il 16 dicembre, accusato di terrorismo dagli Stati Uniti. Si ipotizzava che Teheran avesse voluto utilizzare la giornalista italiana come una sorta di pedina per chiedere la liberazione di Abedin.

Il compagno festeggia con il gol di Grosso alla Germania - Singolare l'esultanza del compagno di Cecilia, il giornalista genovese Daniele Raineri, che ha festeggiato con un post su Instagram dal titolo "Cecilia è libera, un gran lavoro italiano, grazie a tutti" corredato dal video del gol segnato da Fabio Grosso alla Germania a Dortmund, nella semifinale mondiale il 4 luglio 2006.

Reazioni - Tra i primi commenti, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci dice: “La notizia della liberazione di Cecilia Sala è per me una grande gioia. Si è conclusa nel migliore dei modi una vicenda che ha unito l’Italia. Il primo pensiero va naturalmente a Cecilia e alla sua famiglia che ha vissuto giorni di angoscia, dimostrando grande coraggio e responsabilità. Sottolineo anche il grande lavoro svolto dalla diplomazia e dalle istituzioni italiane che in breve tempo hanno consentito di giungere alla liberazione della giornalista, dimostrando anche il ritrovato peso del nostro Paese a livello internazionale, anche e soprattutto nelle situazioni più difficili”.

Ilaria Cavo, parlamentare genovese di NM, è intervenuta alla Camera dicendo: "La liberazione di Cecilia Sala rappresenta un risultato eccezionale. Complimenti a tutto il governo, con un grazie ai ministri più direttamente impegnati, alla nostra diplomazia e alla premier Giorgia Meloni, non solo per aver riportato a casa Cecilia ma anche per le modalità e per i tempi con cui lo hanno fatto. Da parlamentare, ma anche da giornalista, che ha svolto per tanti anni questa professione, mi sono sentita in questi giorni sempre molto vicina a Cecilia e alla sua famiglia, nella speranza ovviamente di una soluzione che significa affermare il principio di libertà, libertà di stampa e di informazione. Non possiamo che unirci perciò alla gioia della famiglia nel dare il bentornato a casa a Cecilia, perché possa continuare a svolgere con grande serietà, come ha sempre fatto, il suo lavoro. Ho letto in questi giorni che il papà si è detto orgoglioso di lei. Credo che possiamo unirci tutti a queste parole – ha concluso Cavo - dicendoci orgogliosi di Cecilia e del risultato ottenuto dal nostro Paese”.

Il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari scrive: "Ho preferito tacere sulla vicenda, aspettandone l’epilogo con l’ottimismo. Ho preferito il silenzio, in piena sintonia con il ministro della Difesa Crosetto: le trattative non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell'opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un'azione politica e diplomatica di alto livello. Ringrazio la premier Giorgia Meloni, il ministro degli esteri Antonio Tajani e i servizi di intelligence italiani, per aver ottenuto l'ennesimo risultato”.

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: "Bentornata a casa a Cecilia Sala, una notizia che mi ha confortato dopo settimane di apprensione che ha lasciato con il fiato sospeso tutta Italia. Un elogio per il grande lavoro diplomatico e istituzionale ad altissimo livello al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni che fin dal primo momento ha dimostrato grande fermezza, determinazione ma soprattutto grande umanità, soprattutto nel colloquio con Elisabetta Vernoni, la madre di Cecilia Sala, al Ministro Tajani e a tutti gli organi di governo e l’intelligence che hanno lavorato alacremente per raggiungere questo risultato riportando anche l’Italia ad avere voce in capitolo nelle questioni estere più complesse e difficili come questa. Dopo il ritorno in Italia di Zaki, è innegabile un altro risultato di questo Governo in politica estera. Il primo pensiero è alla sua famiglia e agli affetti più stretti, come all’Ordine dei Giornalisti, in particolare al Foglio e a Chora Media. Questa notizia ci dà l’occasione di svelare già da ora il Premio Exodus 2025 che sarà conferito proprio a Cecilia Sala: “in virtù della libertà dei popoli che si incarna nel Premio Exodus come la storia del nostro territorio, baluardo dei valori di democrazia e pace, la Città della Spezia conferisce a Cecilia Sala il Premio 2025 per la professionalità con cui ha portato avanti la sua attività giornalistica e soprattutto per essere stata portavoce dei popoli oppressi nel mondo”. Il Premio Exodus, negli anni, è stato conferito ad altri giornalisti come Paolo Mieli, o altri esponenti che hanno portato avanti i valori di pace: nel 2010 venne conferito all’iraniana Shirin Ebadi, poi Premio Nobel per la Pace nel 2023 che disse nel 2015 “l’Iran è il più grande carcere di giornalisti nel mondo”.

Il gruppo consiliare regionale di FdI in un una nota: "esprime grande soddisfazione e sollievo per il ritorno in patria della giornalista Cecilia Sala, dopo 21 giorni di detenzione in Iran. La notizia del decollo dell’aereo da Teheran, che riporta Cecilia in Italia, segna un momento di gioia per tutti noi e rappresenta una vittoria della diplomazia e dell’impegno delle istituzioni. Desideriamo ringraziare il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per garantire la liberazione della giornalista. La loro dedizione e il loro impegno sui canali diplomatici e di intelligence hanno reso possibile questo importante risultato, permettendo a Cecilia di riabbracciare finalmente i suoi familiari e colleghi. In un momento così delicato, la solidarietà e l’unità del nostro Paese si sono dimostrate fondamentali. La vicenda di Cecilia Sala ha toccato il cuore di tutti gli italiani, unendo le nostre voci in un coro di speranza e determinazione. Siamo grati che la nostra giornalista possa tornare a casa sana e salva, pronta a riprendere il suo lavoro e a raccontare le storie che ci uniscono. Ci auspichiamo che non accadono mai più simili situazioni.  Ribadiamo il nostro sostegno a tutte le famiglie che vivono situazioni simili e ci impegniamo a continuare a lavorare per la tutela dei diritti e della libertà di espressione, valori fondamentali della nostra democrazia. Ben tornata a casa, Cecilia!". 

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