Caso Toti, avvocato Scopesi: "Signorini ha ammesso comportamenti inappropriati ma ha respinto gli addebiti, nessuna corruzione"

di Carlotta Nicoletti

"I 15 mila euro? Avuti da un'amica, non da Spinelli, e restituiti con le vincite al Casinò"

All'uscita da Palazzo di Giustizia, Enrico Scopesi, con il fratello Mario difensore di Paolo Emilio Signorini, ha commentato: "Siamo moderatamente soddisfatti, l'interrogatorio non è stato lunghissimo e non era prevedibile lo fosse, Signorini ha risposto a tutte le domande e ha respinto fermamente gli addebiti di corruzione e di aver asservito la funzione a interessi privati. Ha riconosciuto l'inappropriatezza di comportamenti relativi alla frequentazione con un amico, ma per quanto riguarda il suo operato ha confermato di aver sempre agito nell'interesse del porto". Signorini ha risposto a dieci domande, 

Signorini, sottolineano i due legali. "ha riconosciuto la sostanziale inappropriatezza di una frequentazione di quello che ha sempre ritenuto e che ritiene tutt'ora un amico. Col senno di poi ha capito che non era un comportamento adeguato, ma tutto il suo operato è stato fatto nell'interesse del porto e degli operatori portuali".

"Siamo moderatamente soddisfatti - hanno spiegato i legali -, è andata abbastanza bene. Ha risposto a tutte le domande, una dozzina, e poi ha rilasciato spontanee dichiarazioni. Ha respinto ogni addebito, ha respinto le accuse di corruzione e di aver svenduto la funzione a interessi privati".

I 15 mila euro "li ha presi da una amica, non da Spinelli, e glieli ha restituiti con le vincite al Casinò. Ha operato per il mantenimento dell'equilibrio degli operatori portuali".