Campagna vaccinale: dal 29 marzo i vaccini in 50 farmacie

di Anna Li Vigni

Accordo con Unione ligure delle associazioni titolari di farmacia e rappresentanza regionale di Assofarm

Ad oggi sono state effettuati 197.276 vaccini. Il 71% dei vaccini consegnati sono stati effettuati. Da domani saranno riprogrammate le agende. 

Domani giornata delle vittime del covid: sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare la pandemia e le sue vittime. In base ai dati e vista la curva, non ci sono cambiamenti quindi potrebbe essere confermata la didattica on line per le scuole secondarie. 

Parte ufficialmente anche la campagna vaccinale nelle farmacie territoriali di comunità: una fattiva collaborazione e un intenso lavoro di cui potranno beneficiare tutti i cittadini grazie all'accordo.

“Siamo orgogliosi di essere la prima regione in Italia, afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che somministerà i vaccini anche nelle farmacie. Ringrazio i farmacisti per la disponibilità e la collaborazione dimostrate, con l’obiettivo comune di mettere in sicurezza la nostra popolazione nel minor tempo possibile, grazie all’impegno di tutti, in un’ottica di sistema.

Ci saranno inizialmente 50 ‘Punti di vaccinazione territoriale’ nelle farmacie, che effettueranno tra i 2.500 e 3.500 vaccini alla settimana. Considerata la contestuale attivazione il 29 marzo anche dei due grandi hub di vaccinazione a Genova e alla Spezia, si effettueranno complessivamente circa 75-80mila vaccini alla settimana”.
L’attività di vaccinazione si aggiunge alle altre già svolte dalle farmacie nell’ambito della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e, in particolare, alla prenotazione dei vaccini e alla distribuzione dei flaconi multidose ai medici di medicina generale.

L’accordo raggiunto con l’Unione ligure delle associazioni titolari di farmacia e con la rappresentanza regionale di Assofarm prevede l’organizzazione di ‘Punti di vaccinazione territoriale’ (Pvt) presso le farmacie o in locali idonei nelle vicinanze delle stesse, dove predisporre le attività necessarie alla somministrazione dei vaccini.
In ciascun punto di vaccinazione territoriale si svolgeranno diverse attività: la registrazione del cittadino sull’anagrafe vaccinale regionale, la preparazione dei locali, (ad esempio con la sanificazione e la messa a disposizione dei Dpi), la predisposizione del materiale per la preparazione e somministrazione del vaccino, la preparazione delle dosi, l’informativa al paziente per il consenso informato con la scheda anamnestica e la documentazione per il rispetto della privacy, l’archiviazione dei documenti, lo smaltimento dei flaconi utilizzati, la sensibilizzazione della popolazione per l’adesione alla campagna vaccinale e la consegna del certificato vaccinale o del modulo per la successiva vaccinazione.

“Il ruolo della farmacia è strategico per assicurare una sempre maggiore efficacia della campagna vaccinale – aggiunge Toti, i cittadini hanno nel farmacista di fiducia una figura di riferimento, che può rispondere a dubbi e fornire informazioni, sensibilizzando la popolazione sull’importanza, la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione per superare la pandemia”.
A questo punto manca solo il via libera dall’EMA sul vaccino AstraZeneca.

A somministrare il vaccino non saranno i farmacisti: il medico avrà la responsabilità della seduta vaccinale, verificando l’adesione ai protocolli e alle regole previste per questa attività. Il medico provvederà direttamente alla vaccinazione o avvalendosi del supporto di una figura professionale abilitata. Nel caso di reazione avversa, il medico sarà pronto ad intervenire, utilizzando i farmaci ed i dispositivi medici preposti, oltre alla registrazione nel sistema di farmacovigilanza.

Il protocollo attuativo dell’accordo prevede alcuni requisiti strutturali a garanzia della vaccinazione e dei flussi dei cittadini all’interno delle farmacie: in particolare, ci sarà un punto o un’area di accettazione per l’accoglienza delle persone da vaccinare, la verifica della prenotazione, la raccolta dell’anamnesi e del consenso informato. In un’apposita ‘area di preparazione’ verranno conservati i flaconi multidose e saranno preparati i vaccini nelle siringhe monodose.

La somministrazione del vaccino avverrà in un locale dedicato, che dovrà essere di dimensioni adeguate a garantire il distanziamento fisico previsto dalle norme anti covid’. Il soggetto vaccinato dovrà quindi rimanere almeno 15 minuti in un’area per il monitoraggio prima di poter tornare alle proprie attività.


Nel caso in cui la farmacia non sia dotata di locali da dedicare alla vaccinazione e al monitoraggio delle persone vaccinate si potrà prevedere l’utilizzo di locali dedicati nelle vicinanze delle farmacie. In ogni caso, sarà il farmacista ad autocertificare l’idoneità dei locali.
Le farmacie potranno svolgere questa attività anche nell’orario di chiusura.