Cagliari lancia il primo centro di simulazione portuale: il futuro della formazione passa per l’innovazione
di R.S.
Il progetto segna un’importante svolta per il settore marittimo italiano, finora privo di strutture simili, già da tempo invece presenti nel comparto aeronautico
Un nuovo centro di simulazione ad alta tecnologia dedicato alla formazione dei lavoratori portuali sta per aprire i battenti all’Università di Cagliari, grazie a un finanziamento del Pnrr. Il progetto segna un’importante svolta per il settore marittimo italiano, finora privo di strutture simili, già da tempo invece presenti nel comparto aeronautico.
Il cuore dell’iniziativa è la preparazione delle figure professionali che operano in ambito portuale e logistico, con un’attenzione crescente all’interazione uomo-macchina. «Ci stiamo avvicinando a un’epoca in cui la guida autonoma, anche per le navi, diventerà una realtà», spiega Gianfranco Fancello, docente di Progettazione dei sistemi di trasporto dell’ateneo sardo. «La transizione sarà graduale, e ogni fase dovrà essere accompagnata da una formazione mirata per trasformare i conducenti in operatori intelligenti del sistema».
Il nuovo centro, la cui inaugurazione è prevista per il 28 ottobre, ospiterà simulatori di gru, veicoli e persino di volo, in un approccio integrato alla formazione tecnica. Gli operatori verranno monitorati durante le esercitazioni con tecnologie avanzate come l’oculometro – che rileva l’attenzione tramite il movimento degli occhi – e il face reader, in grado di analizzare le emozioni attraverso le espressioni facciali, individuando stati psicologici come stress, rabbia o stanchezza, spesso alla base degli errori umani.
L’intero progetto si fonda sulla convinzione che la prevenzione degli incidenti dipenda da una migliore consapevolezza dello stato psicofisico degli operatori. «Dietro ogni incidente c’è quasi sempre un errore umano, e dietro quell’errore, spesso, c’è uno stato di stress evitabile con il giusto addestramento», sottolinea Fancello.
Il centro porta anche il contributo intellettuale del compianto Agostino Bruzzone, professore di Impianti industriali automatici dell’Università di Genova, scomparso recentemente a soli 60 anni. Durante la presentazione ufficiale del progetto, tenutasi a Genova nell’ambito della Genoa Shipping Week, Bruzzone è stato ricordato con un minuto di silenzio.
La presentazione è avvenuta nel contesto del progetto europeo Jason, che unisce istituzioni e centri di ricerca di Liguria, Sardegna, Toscana e, per la Francia, di Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Corsica e Var. Coordinato da Jacopo Riccardi (Regione Liguria), Jason mira a valorizzare la ricerca congiunta su guida autonoma navale, cybersecurity e propulsione green, guardando a un futuro sostenibile e digitalizzato per la navigazione e i trasporti marittimi.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Genova, primo rifornimento a GNL per GNV: svolta nella transizione energetica dei traghetti
04/12/2025
di Carlotta Nicoletti
