Borgomaro: il festival della baletta fa rivivere la tradizione con vittoria bresciana

di Gilberto Volpara

1 min, 33 sec

Partite nel pieno centro del paese

Borgomaro: il festival della baletta fa rivivere la tradizione con vittoria bresciana

Secondo importante appuntamento per il pallonetto o balètta in provincia di Imperia. Dopo quello di Sant’Agata, il torneo di Borgomaro. Tutto si è svolto nel prezioso contesto di via Merano, la strada maestra interna all’abitato di rifondazione cinquecentesca.

 

Borgomaro, centro capitale dell’entroterra ligure onegliese, è celebre per simili manifestazioni in cui si coniugano tradizione e pratica sportiva. L’affiatato gruppo di volontari locali che ha dato origine alla manifestazione, risorta dopo la pausa della pandemia, è riuscita a mettere a punto una kermesse molto attrattiva.

 

Ben sedici le squadre in campo. Nella precedente edizione erano 13. Presenza di compagini locali, con diversi giovani e anche protagonisti della pallapugno, il parente d’alto loco del popolare pallonetto. Il dato rilevante è stato la partecipazione di ben cinque squadre dell’area bresciana, provenienti dal classico bacino della val Sabbia, e di due di Pieve San Lorenzo provincia di Lucca. Approfittando di uno spazio di fatto storico, praticamente interdetto alle automobili, si è giocato senza sosta dal sabato mattina alla domenica pomeriggio.

 

Sono stati ricavati due campi di gioco, di stile differente. Su quello a monte, più corto, si è giocato con la palla da tennis rivestiva. Su quello maggiore la pallina è priva di rivestimento, con velocità maggiore. Dunque, infinita sequenza di partite di qualificazione e percorso decisivo la domenica, con quarti di finale, semifinali e finali.

 

A imporsi per la terza volta consecutiva la squadra bresciana di Patrick Silvini, Jacopo Bignotti e Simone Pialorsi, che ha meglio su Michele Morettini, Matteo Magagnini e Manuel Richilmini, altra terna della bàla di Sabbio Chiese. Al terzo posto salva l’onore di Liguria la terna Corrado Agnese, con l’esperto Marco Simone e il giovane Cristian Di Curzio, realtà già consolidata della pallpugno provinciale.