Boom costi dell'energia, Risso: "La ripresa prevista nel 2022 rischia di rallentarsi"

di Edoardo Cozza

Il presidente di Confindustria Genova a Telenord: "Questi aumenti minano l'ottimismo che avevamo, tanti settori produttivi rischiano pesanti contraccolpi"

I costi dell'energia stanno aumentando a dismisura: elettricità +55%, gas +41,8%. Se ne stanno accorgendo le famiglie, con le bollette che iniziano ad arrivare in questo mese, ma se ne accorge anche il mondo delle imprese, come spiega a Telenord il presidente di Confindustria Genova Umberto Risso"Si sta rischiando che l'ottimismo per la ripresa, anche motivato, di qualche mese fa venga condizionato e rallentato dal costo dell'energia, con questi aumenti che ci sono e non si può negare. Ovviamente tutto dipende dal tipo di attività, con le imprese energivore che per definizione soffriranno di più, ma anche quelle più piccole o di settori produttivi diversi rischiano contraccolpi: si pensi all'alimentare, a chi produce biscotti che - pare - possano andare fuori mercato con questi costi. E poi i cementifici: anche quegli investimenti che sono attesi sulle infrastrutture andranno visti al rialzo"

Ma perché si è arrivatio a questo boom dei costi? Risso analizza: "Ci sono diverse concause: l'inizio è legato anche all'ansia di fissare date molto stringenti sulla transizione energetica. Tutti siamo d'accordo sul volerla portare avanti, ma bisognava ragionare meglio sulle tempistiche perché cambiare così radicalmente è quasi impossibile, è qualcosa di inattuabile". 

Quali soluzioni si potrebbero trovare come sistema Italia? "Potremmo produrre noi da soli più gas come Paese, con investimenti nell'Adriatico, ma non si riesce a trovare la quadra, anche perché vanno mantenuti equilibri politici che in un governo così ampio ed eterogeneo sono importantissimi".