Bassetti: "Via le mascherine a primavera, dopo una nuova ondata di contagi"
di Marco Innocenti
"Se arriveremo ad ottobre con l'80% della popolazione immunizzata, potremo affrontare bene l'autunno-inverno"
Via le mascherine nella primavera del 2022. E' la previsione di Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova in un'intervista rilasciata all'agenzia Adnkronos. "Credo proprio che con la prossima primavera potremmo dire addio alle mascherine - spiega Bassetti - Dopo un altro giro di virus in cui ai vaccinati verrà stimolato ancora un po' il sistema immunitario e ai non vaccinati, quando non avranno grandi problemi, farà sviluppare anticorpi, alla fine del prossimo autunno-inverno avremo una popolazione che nel 90% dei casi finirà per avere degli anticorpi o naturali o indotti dalla vaccinazione. Quindi quando ci sono 9 italiani su 10 che hanno degli anticorpi, è evidente che il virus è stato depotenziato e diventa come un virus qualsiasi".
"Siamo andati molto bene sui vaccini, se pensiamo a come siamo partiti - prosegue Bassetti - E' come se fossimo partiti per una corsa ciclistica 50 chilometri indietro perché noi siamo partiti con la campagna vaccinale praticamente a marzo, cioè abbiamo perso i primi tre mesi, quindi il lavoro fatto dal generale Figliuolo e in generale dalla struttura commissariale è ancora più straordinario, chapeau. Abbiamo recuperato un gap pazzesco in 5 mesi anche rispetto ad altri Paesi. A marzo la Germania ci superava di gran lunga, ad oggi ci vede in qualche modo come un modello".
"Con i numeri attuali, tra 20 giorni avremo più di due italiani su tre che sono completamente coperti. Siamo molto più avanti rispetto alla Germania, alla Francia a tutti i nostri competitor europei e siamo anche più avanti degli Stati Uniti. Se a ottobre arriveremo all'80% della popolazione generale immunizzata, il che vuol dire all'85% di quella vaccinabile, non dico che saremo in completa sicurezza ma potremo affrontare l'autunno-inverno bene. Vuol dire che avremo comunque dei ricoveri e, purtroppo, qualcuno morirà, però sarà un rischio ridotto al minimo grazie alle vaccinazioni".
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