Bagnasco: "La crisi di Pietro, che impara a lasciarsi amare"
di Redazione
Il commento al Vangelo della Domenica delle Palme del cardinale su Telenord
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Anche questo sabato il cardinale Angelo Bagnasco ha commentato il Vangelo della domenica attraverso un messaggio trasmesso in tv da Telenord. Gli appuntamenti sono sabato ore 13,45, ore 17, ore 20,45 e domenica ore 08,50. La Domenica delle Palme offre un Vangelo dedicato alla crisi del discepolo Pietro.
La grande crisi di Pietro inizia nell'orto degli ulivi, quando Gesù, tornato dalla preghiera e sudando sangue, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. "Può succedere anche a noi adulti, ai bambini, di chiudere gli occhi: per i bambini per essere invisibili, per gli adulti è un chiudere gli occhi dell'anima per non accettare le situazioni, per non voler vedere", commenta il cardinale Angelo Bagnasco.
"Perché Dio non inteviene? Quante volte ci siamo fatti questa domanda. Anche Pietro non può vedere Gesù in quello stato e si chiede in chi ha creduto per tutti quegli anni, per chi se poi lui si trova in questo stato di prostrazione? Pietro non sa più dunque chi è Cristo. Lo segue da lontano mentre lo portano via, da lontano "perché non lo conosce più".
Vi è poi l'accusa a Pietro che per tre volte nega: chi è il discepolo? Colui che "è con lui, entra in un rapporto personale di intimità di vita con il maestro. Dobbiamo chiederci se la nostra vita cristiana, la nostra fede è veramente essere con lui in un momento di intimità oppure se lo trattiamo come una cosa bella e lontana, come un mobile antico", continua a commentare il cardinale.
"Quando ci allontaniamo da Dio è difficile anche per noi riconoscere noi stessi, sapere chi siamo, il significato del nostro esistere. Diventiamo un volto di sabbia invisibile a noi stessi".
Nella conclusione del testo del Vangelo, il signore si voltò e cercò il volto di Pietro. "Lo sguardo di Gesù incontrando Pietro non è lo sguardo di condanna ma è uno sguardo che scioglie il cuore di Pietro, tanto che il Vangelo commenta: uscito fuori Pietro pianse amaramente". Finalmente Pietro capisce: "che non deve voler salvare Gesù ma deve lasciarsi amare e salvare da lui. Lasciarsi amare è la cosa più bella ma anche la più difficile e questa è la fede".
"Preghiamo gli uni per gli altri", conclude il cardinale.
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