Arma di Taggia, dopo l'attacco hacker i dati dei cittadini diffusi in rete. Il sindaco: "Fate attenzione"
di Redazione
Il primo cittadino Marco Conio: "Gli uffici sono a disposizione per fornire ogni informazione o supporto necessario"
A quasi un mese dall'attacco hacker che ha colpito il comune imperiese di Arma di Taggia da parte di ignoti che hanno criptato i dati della rete con un ransomware, chiedendo poi un riscatto di 300 mila dollari in bitcoin per ripristinare il sistema, il sindaco Mario Conio mette in guardia i cittadini sul furto di documenti riservati ma anche carte di identità, codici fiscali e altri dati personali, successivamente divulgati sul web e canali social come Telegram. Informazioni che tra l'altro potrebbero rivelarsi preziose per compilare le cosiddette fake-identity attraverso le quali è possibile compiere svariati illeciti sotto falso nome.
"Nonostante le ripetute richieste di pagamento di ingenti somme di denaro a titolo di riscatto, il Comune ha mantenuto un atteggiamento di chiusura e contrasto dell'attività criminale. A seguito di ciò, i dati inizialmente crittografati sono stati successivamente sottratti e divulgati sul web, con grave violazione della privacy di tutti gli interessati".
"Non è possibile determinare con precisione le tipologie di dati trafugati, né il numero e le categorie di persone interessate - prosegue Conio -. Gli uffici sono a disposizione per fornire ogni informazione o supporto necessario".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Porto di Lavagna, Filcams Cgil: “Serve chiarezza sulla gara e garanzie per i lavoratori”
18/12/2025
di Redazione
Genova: aeroporto da record, superati i passeggeri del 2019
18/12/2025
di R.C.
Diga di Genova: la Procura Europea chiede l’archiviazione per Webuild e dirigenti coinvolti
18/12/2025
di Redazione
Genova, mattinata nera per gli automobilisti: raffica di incidenti e traffico impazzito
18/12/2025
di Stefano Rissetto
