Opere e musica per riscoprire gli spazi della storia: torna "Liguria delle arti"
di Claudio Cabona
Undici appuntamenti dal 13 luglio al 25 agosto alla ricerca dello “spettacolo della bellezza”
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Il carattere della Liguria nell’arte che ha saputo ispirare lungo i secoli. C’è qualcosa che accomuna teatro, pittura, scultura, musica, letteratura, uomini e donne, terra, cielo e mare. Pino Petruzzelli ha cercato le tessere che compongono questo mosaico e le presenta, una a una, nella seconda edizione di “Liguria delle Arti”, undici appuntamenti dal 13 luglio al 25 agosto alla ricerca dello “Spettacolo della bellezza”. La rassegna è organizzata da Teatro Ipotesi, in collaborazione con Regione Liguria, Teatro Nazionale di Genova, Giovine Orchestra Genovese, Conservatorio Niccolò Paganini, Polo Museale della Liguria e con il sostegno di Coop Liguria. Una rete fitta di relazioni istituzionali che dà origine a un vero e proprio percorso lungo la Liguria, composto da undici prime rappresentazioni durante le quali un luogo sempre diverso svela al pubblico un capolavoro d’arte, accompagnato dall’introduzione di uno storico dell’arte, dalle parole scelte da Pino Petruzzelli nella grande letteratura e dalla musica eseguita dal vivo. Uno spettacolo completo, a ingresso libero, per vivere la realtà di un museo diffuso su cui soffermarsi con l’apertura che si deve a ogni sconosciuto. Perché tanti dei capolavori che incontrerà chi vuole seguire questo cammino producono la sorpresa della scoperta.
La mappa della seconda edizione di “Liguria delle Arti” tocca le quattro province liguri partendo da Imperia (13 luglio), per proseguire a Sestri Levante (19 luglio), Dolceacqua (20 luglio), Borgomaro (28 luglio), Celle Ligure (1 agosto), Savignone (2 agosto), Altare (4 agosto), Deiva Marina (13 agosto), Chiavari (17 agosto), Sarzana (20 agosto), S. Margherita Ligure (25 agosto). In ognuno di questi luoghi l’appuntamento (sempre alle ore 21) è di fronte a un’opera d’arte. Si comincia a Imperia, all’Oratorio di San Pietro Apostolo di Porto Maurizio, dove si trovano il cartelame e gli affreschi dei Carrega. Sono quattro pareti interamente affrescate. Neanche un centimetro è rimasto vuoto. Realizzati alla fine del Settecento da Francesco Carrega con i figli Tommaso e Maurizio, raffigurano “La gloria di San Pietro”, “I Padri della Chiesa”, “La Crocifissione di San Pietro”, “La punizione di Saffira”, “La visione di San Paolo”, “La caduta di Simon Mago di fronte ai SS. Pietro e Paolo”. Inoltre, il cartelame riporta a una pratica in uso nel passato, per cui agli artisti si richiedeva la pittura di scene su supporti fragili come il legno e la carta pressata per addobbare l’edificio in particolari occasioni del calendario cattolico. Opere d’arte effimera che conservano la bellezza vincendo l’usura del tempo e sono eccezionalmente arrivate fino a noi. Sarà lo storico dell’arte Giacomo Montanari a parlarne, seguito dal violinista Pier Domenico Sommati della Giovine Orchestra Genovese, che eseguirà musiche di Johann Sebastian Bach e Niccolò Paganini. Subito dopo Pino Petruzzelli leggerà una scelta di brani dedicati a Imperia, scritti da Alfonso Gatto, Giuseppe Conte, Giovanni Giudici, Maurizio Maggiani, Giovanni Boine, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli e Salvatore Quasimodo. Solo un esempio di quanto accadrà durante “Liguria delle Arti”.
Nel corso degli altri dieci appuntamenti ideati da Teatro Ipotesi, gli storici dell’arte Beatrice Astrua, Valentina Fiore, Silvia Stanig, oltre a Montanari, e lo storico Luca Bravi, raccontano lo splendore delle sculture di Anton Maria Maragliano a Sestri Levante, dei polittici di Ludovico Brea a Dolceaqua e di Raffaello De Rossi a Borgomaro, di Lucio Fontana ed Emanuele Luzzati a Celle, dei dipinti di Luca Cambiaso a Savignone, del Museo dell’Arte Vetraria ad Altare, del risseu policromo sul sagrato della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Deiva, di Grechetto, Domenico Piola e Jan Roos a Chiavari, della Fortezza di Castruccio Castracani a Sarzana e dell’Organo Roccatagliata al Santuario Madonna del Carmine a Nozarego di Santa Margherita.
I musicisti del Conservatorio Paganini, della GOG e del Teatro Carlo Felice, o altri solisti, suonano Bach, Paganini, Hindemith, Tanzi, Francesco Raspaolo, Michele Savino, Ludwig Spohr, Gabriel Fauré, Carlos Salzedo, Giovanni Rinaldi, Giovanni Elia, Vincenzo Noberasco, Camillo Sivori, Girolamo Frescobaldi, Michelangelo Rossi, Francesco Ferro, Baldassarre Galuppi, spaziando da un’epoca all’altra per accordarsi all’atmosfera diversa in ogni luogo. Pino Petruzzelli conduce per mano nei pensieri di molti scrittori, fra cui Giosuè Carducci, Salvatore Quasimodo, Giorgio Caproni, Stefano Tettamanti, Hans Christian Andersen, Giovanni Descalzo, Eugenio Montale, Ernest Hemingway, Francesco Biamonti, Mario Soldati, Jacopo da Varagine, Camillo Sbarbaro Giuseppe Mazzini, Trilussa, Francesco Petrarca, Giovanni Meriana, Claudia Priano e tanti altri ancora.
Occasioni uniche per seguire il filo di un discorso che porta dritto nel cuore della Liguria, dell’arte da cui è nata altra arte, delle idee pulite di chi ha saputo esprimerle proprio in questa terra, tra i monti e il mare, dura e sorprendente. Da lì siamo nati noi che qui viviamo, felici di condividere ciò che abbiamo saputo ispirare, tra un’ondata e un monte ricostruito a terrazze.
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