Aree ex Ilva, Fim Cisl: “Non ci arrendiamo, l’acciaio deve tornare protagonista”
di Gaia Cifone
Un focus dedicato alle nuove categorie globali per le materie prime
Si è svolto questa mattina il consiglio generale della FIM Cisl Liguria, un focus dedicato alle nuove catene globali per le materie prime e per la "produzione" delle politiche industriali come la transizione energetica, la transizione tecnologica e quella digitale, fino agli effetti che hanno sui lavoratori e infine agli spazi di partecipazione del sindacato. Un approfondimento ulteriore legato a questa tematica è stato reso possibile grazie ai tanti interventi di professori universitari del Politecnico di Milano, il tutto alla presenza del segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri. I lavori sono stati chiusi da Roberto Benaglia, segretario generale FIM Cisl, che ha parlato dello stabilimento di Cornigliano, l'ex Ilva: “Siamo di fronte alla necessità di riprogrammare perché noi non ci arrendiamo rispetto alla situazione attuale in cui versa l’ex Ilva che è in una condizione di scarsa produzione, di zero investimenti e di incertezza in un momento in cui la siderurgia ha realizzato risultati importanti. Nell’incontro che abbiamo avuto, il Governo ci ha garantito un tavolo permanente, sta versando delle risorse ma abbiamo bisogno, come prima richiesta, che siano finalizzate ad una ripresa produttiva puntando su investimenti che permettano ad esempio allo stabilimento di Cornigliano di essere competitivo e di soddisfare quel mercato della latta e della banda stagnata che è assolutamente importante e rispetto al quale Cornigliano è molto forte. L’incertezza gestionale non ci piace, noi abbiamo chiesto un cambio di governance. Non combattiamo contro nessuno ma vogliamo dei risultati. Abbiamo chiesto un incontro all’azienda per capire cosa si produrrà nel 2023. L’azienda parla di 4 milioni di tonnellate di acciaio come obiettivo produttivo, sicuramente è un obiettivo più propositivo ma non è sufficiente per abbassare la cassa integrazione ed essere competitivi”, ha spiegato Benaglia. Mentre Christian Venzano, segretario generale FIM Cisl Liguria, sul futuro delle aree di Cornigliano ha sottolineato: “Tutti, comprese le istituzioni, dobbiamo interessarci del piano industriale e del rilancio della siderurgia: sono le priorità. Noi stiamo aspettando che questi soldi dati dal Governo vengano gestiti in maniera diversa: ci aspettiamo un piano industriale che metta in sicurezza la siderurgia tutelando l’occupazione, diminuendo la cassa integrazione, aumentando la produzione puntando e garantendo investimenti negli stabilimenti. Le aree di Cornigliano, ribadisco, sono destinate alla siderurgia, dobbiamo vedere innanzitutto il piano industriale che deve dare risposte importanti rispetto a quello che serve per il paese ma anche dal punto di vista occupazionale”.
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