Archivio Leoni al Muma, la figlia Paola racconta i segreti a Telenord

di Redazione

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Oltre tre milioni di foto che ripercorrono tanti decenni della storia genovese. "Al museo è come se fosse ancora a casa nostra":

Archivio Leoni al Muma, la figlia Paola racconta i segreti a Telenord

L'archivio fotografico di Francesco Leoni, grande fotoreporter genovese,  è da ieri al Museo del Mare. La figlia Paola Leoni e Giorgia Barzetti, dello staff scientifico del Muma, hanno raccontato oggi pomeriggio nella Diretta Live di Telenord i segreti di un vero e proprio tesoro.

Grazie anche a lungimiranti acquisizioni degli archivi di altri fotografi, in realtà il materiale racconta Genova dalla visita di Mussolini, dalla partita di Coppa Davis del 28, fino agli anni Novanta. "Siamo molto soddisfatti - ha ammesso Paola Leoni - volevamo che questo archivio rimanesse un patrimonio della nostra città e così è stato. Avevamo avuto un'offerta da fuori, ma quando si è presentata questa possibilità, grazie anche all'impegno della Fondazione Clerici, abbiamo accettato con entusiasmo. Gli spazi dedicati sono così ampi che ci sembra quasi che l'archivio non si sia mai spostato da casa nostra".

"Per il museo - ha detto Giorgia Barzetti - si tratta di una acquisizione estremamente importante, in linea con la nostra mission di grande interesse per tutto quello che valorizzi Genova e la sua storia".

I documenti fotografici sono veramente straordinari. Dai bombardamenti della seconda guerra mondiale alla sua rinascita nel dopoguerra. "Per me il vero valore dell'opera di mio padre è la sua attenzione per la gente, per le moltitudini, :  l'uomo sempre al centro. Certo, ci sono documenti eccezionali, la ricostruzione di via Madre Di Dio e poi la sua distruzione per la costruzione dei cosiddetti giardini di plastica, l'addio alla vecchia corte Lambruschini. E il Ponte Morandi, certo. Credo che l'agenzia di papà fosse stata scelta per documentare ufficialmente la realizzazione e l'inaugurazione della struttura. Questo ci ha consentito di tirare fuori in questi anni dolorosi delle foto che costituiscono documentazione importante".

E poi la cronaca leggera, la mondanità, per la quale Francesco Leoni era un maestro riconosciuto. Il matrimonio fra Ranieri e Grace Kelly a Monaco ("c'ero anch'io - ricorda Paola Leoni - piccolissima") l'amore fra Rossellini e Ingrid Bergman all'hotel Splendid di Portofino. E poi i Beatles a Genova ("papà diceva sempre che al concerto non c'era nessuno..."), Euroflora, il varo della Michelangelo, e tantissimo altro.

E' tutto visibile e  visitabile, tramite appuntamento da richiedere al Museo. Rulli, negativi e materiale vario compreso. "Speriamo che tutto questo materiale possa contribuire a far nascere la passione per la fotografia, specie fra i più giovani". Allo studio iniziaitve con l'Università.