Amt, Comune: "Azienda resta pubblica, nessun ingresso di Trenitalia nel capitale"
di steris
Piciocchi: "Non possiamo non vedere connessioni esistite tra alcuni mondi di Italia Viva, parte della maggioranza, e realtà come Trenitalia e Autoguidovie"
Nessuna apertura a partecipazioni esterne in Amt: lo ribadisce con fermezza la Giunta comunale, smentendo con decisione qualsiasi voce che ipotizzi un coinvolgimento di Trenitalia nella società di trasporto genovese.
In un comunicato ufficiale, Palazzo Tursi chiarisce che non è previsto alcun piano di ingresso di soci privati o esterni. Al contrario, l’obiettivo rimane quello di garantire la natura pubblica dell’azienda, attraverso un percorso di risanamento economico e di rilancio.
“Il lavoro che stiamo portando avanti – si legge nella nota – è pienamente coerente con gli impegni assunti in campagna elettorale e con quanto condiviso pubblicamente e nei confronti dei sindacati. Insieme ad Amt e alle istituzioni territoriali, stiamo affrontando una fase complessa con serietà, evitando scorciatoie o ipotesi fantasiose. L’obiettivo è superare le attuali criticità salvaguardando il servizio, i cittadini e i lavoratori".
Dall'opposizione si leva la voce di Pietro Piciocchi: "Prendiamo atto con favore e ringraziamo il Vice Sindaco Terrile per la tempestiva e chiara smentita in merito. Tuttavia, non possiamo ignorare che notizie di questo genere difficilmente circolino per caso. Alla luce delle note vicende contenziose che hanno accompagnato l’affidamento in house del bacino metropolitano – obiettivo perseguito con tenacia dalla passata amministrazione – non si può escludere l’esistenza di appetiti da parte di soggetti privati. Non possiamo inoltre far finta di non vedere le connessioni esistite tra alcuni mondi politici di Italia Viva, parte della maggioranza, e realtà come Trenitalia e Autoguidovie. È un intreccio che desta in noi preoccupazione. Il rischio che qualcuno, approfittando della fase di incertezza che AMT sta attraversando, voglia accompagnare l’azienda verso una decozione, così da privarla dei presupposti legali per l’affidamento in house e preparare la strada a una successiva cessione al miglior offerente, non può essere sottovalutato. Ci auguriamo che siano solo timori infondati, ma crediamo sia nostro dovere vigilare con la massima attenzione e chiediamo alla Giunta la massima trasparenza a tutela dell'azienda".
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