“Esprimiamo il nostro totale disaccordo ai licenziamenti collettivi e riteniamo indispensabile la proroga della CIGS, che scadrà il prossimo 31 ottobre, per tutto il periodo necessario al possibile riassorbimento dei lavoratori presso le aziende sorte dalle ceneri dell’Alitalia”: è quanto riferiscono in una nota unitaria Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo a margine dell’incontro di oggi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alla procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti del Gruppo Alitalia SAI in Amministrazione Straordinaria e Cityliner.
“Parliamo di lavoratrici e lavoratori che hanno svolto un ruolo fondamentale e con professionalità, spirito di abnegazione e sacrificio hanno garantito allo Stato e alle istituzioni governative la piena operatività dei voli durante l’emergenza pandemica. Un bacino di risorse – proseguono i sindacati – di circa 2.200 persone fra personale di terra, staff, manutenzione, piloti e assistenti di volo, le quali attendono di essere reinserite quanto prima nel ciclo produttivo e non di certo di essere mandate a casa”.
“Anche i Commissari straordinari di Alitalia – sottolinea ancora la nota – condividendo la nostra posizione, hanno sottolineato l’importanza di un intervento da parte del Governo nel mettere in campo azioni concrete mirate a tutelare lavoratrici e lavoratori. L’individuazione di soluzioni rapide è resa ancora più stringente anche in relazione alle procedure previste che impongono ad Alitalia, nel rispetto dei tempi di preavviso, l’invio delle lettere di licenziamento entro la fine di settembre”.
Concludono Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo: “Chiediamo che a questo punto il Ministero del Lavoro, che ha riconvocato un nuovo incontro la settimana prossima per effettuare ulteriori verifiche finalizzate all’opportunità di prolungare l’ammortizzatore sociale, accolga le nostre richieste e le istanze legittime del personale in cassa integrazione, attuando misure e provvedimenti con l’obiettivo di scongiurare i licenziamenti”.