Aggredita sul treno, Damonte: "Nessun perdono per quella ragazza"

di Matteo Angeli

L'assessore: "Le scuse non mi servono. L'ho vista all'azione, era indemoniata: mi ha chiamata mongoloide prima di dirmi "ti finisco". Bisogna stare zitti e basta"

Giovanna Damonte, l'assessore del comune di Arenzano picchiata selvaggiamente sul treno da una ragazza alla quale aveva chiestto di indossare la mascherina, è stata ospite di "Fatti e Misteri",la trasmissione di Telenord.

"Mi ha picchiata con una forza pazzesca, mi ha fatto cadere dal seggiolini e poi mi ha tirato dei calci. Ora ho grossi problemi soprattutto ad un occhio, ho perso un grado e mezzo e spero di non dovermi operare. Ho la visione appannata, in questo momento vedo nero con delle ombre che passano".

Damonte ha poi raccontato cosa è successo in quei drammatici minuti. "Sul treno c'era tanta gente, nessuno ha fatto niente ma li capisco: la furia della ragazza era talmente viopenta che non li condanno. Si sono resi testimoni della vicenda"

E poi sul perdono. "Non ho mai ricevuto le scuse da parte dei due ragazzi, neppure dei genitori. Posso immaginare che si facciano delle domande, me lo auguro di cuore. Perdono? No, guardate ho solo in testa cosa ha fatto, come mi ha trattata urlandomi anche "mongoloide" diverse volte. Io i ragazzi down li conosco molto bene, anzi un ragazzo di Arenzano mi ha subito scritto per sapere delle mie condizioni. Mi auguro che questa ragazza possa fare un percorso con loro"