Agenda 2030, l’Europa rischia di mancare gli obiettivi climatici senza investimenti massicci

di Sagal

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La Banca Centrale Europea avverte: investimenti annuali aggiuntivi di 558 miliardi di euro indispensabili per la transizione verde

Agenda 2030, l’Europa rischia di mancare gli obiettivi climatici senza investimenti massicci

L’Unione Europea potrebbe non raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici fissati per il 2030 senza un drastico aumento degli investimenti nella transizione verde. È l’allarme lanciato dalla Banca Centrale Europea (BCE), che stima una necessità aggiuntiva di 558 miliardi di euro all’anno fino al 2030 per colmare il divario.

Obiettivi climatici – La BCE sottolinea che per ridurre le emissioni di carbonio del 55% rispetto ai livelli del 1990, saranno necessari investimenti annui pari al 2,9-4,0% del PIL europeo. Al momento, gli investimenti attuali non sono sufficienti a raggiungere questo traguardo, mettendo a rischio il Green Deal europeo e i suoi obiettivi di sostenibilità.

Energia rinnovabile – Tra le priorità identificate, c’è il raddoppio della capacità energetica da fonti rinnovabili e lo sviluppo di tecnologie pulite. Tuttavia, la BCE evidenzia ostacoli tecnici e la necessità di una maggiore integrazione tra gli investimenti pubblici e privati, in particolare nei settori energetico e dei trasporti, dove i progressi risultano limitati.

Mercati finanziari – Un altro punto critico riguarda i mercati di finanziamento per l’innovazione, che rimangono una porzione marginale del panorama finanziario europeo. Nonostante alcuni segnali di crescita, la BCE richiama l’urgenza di accelerare il completamento dell’Unione dei Mercati dei Capitali (CMU), progetto chiave per favorire un accesso più ampio e rapido ai fondi necessari per progetti verdi.

Barriere economiche – Altri ostacoli, secondo la BCE, sono legati agli alti costi di finanziamento e al supporto fiscale insufficiente, che rendono più difficile per le imprese accedere agli investimenti sostenibili. Per affrontare queste sfide, il rapporto suggerisce politiche coordinate tra i governi dell’UE, finalizzate a ridurre i costi e migliorare gli incentivi.

Conclusioni della BCE – “L’Europa ha fatto progressi, ma il divario rimane significativo,” afferma il rapporto della BCE, che ribadisce l’importanza di mobilitare risorse sia pubbliche che private. Con il tempo che stringe, la corsa per il clima richiede interventi strutturali e un cambio di marcia nell’intero sistema economico e finanziario europeo. L’avvertimento della BCE risuona come un monito per i leader europei, chiamati a intensificare gli sforzi per garantire un futuro sostenibile e raggiungere gli obiettivi climatici senza compromessi.

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