"50 anni insieme": 1800 coppie genovesi festeggiano le nozze d'oro

di Giulia Cassini

'Pazienza, comprensione, complicità e amore': la ricetta spiegata dalle coppie

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"Molta pazienza, comprensione, complicità e, ovviamente, amore" sono le parole più ricorrenti delle coppie inossidabili in festa oggi nel centro della Superba, per la precisione 1.800. Il 25 ottobre è infatti  la giornata dedicata dal Comune di Genova ai “Cinquant’anni insieme”  per festeggiare le coppie d’oro arrivate al traguardo del “mezzo secolo” di matrimonio.

La mattinata è iniziata alle 9 con la S.Messa celebrata nella Cattedrale di San Lorenzo, il cuore della città, per poi trasferirsi dopo le 10 al Teatro Carlo Felice con l’apertura del vicesindaco e assessore ai Servizi Civici Stefano Balleari e del sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi. A seguire in anteprima rispetto al concerto della sera alle ore 20 con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice il violinista Mengla Huang, già premio Paganini nel 2002, che si è esibito in veste di direttore e solista nelle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi (Primavera, Estate, Autunno e Inverno) e nelle Cuatros estaciones porteñas di Astor Piazzolla, queste ultime concepite nell’ordine inverso, secondo il procedere delle stagioni nell’emisfero meridionale. L’accoppiata presentata nell'ambito del Paganini Genova Festival appaia la musica “A programma” di Vivaldi con il ciclo celebre del maestro argentino del Tango artistico con formazione anche classica (fu studente della celeberrima didatta Nadia Boulanger a Parigi).

Sul finire verso le tredici prima del ricco buffet e della torta realizzata come un gigantesco “50” sono intervenuti anche il sindaco Marco Bucci (che ha anche ricordato con orgoglio i risultati che la città sta ottenendo, dalla finale dell'Ocean Race alla fresca designazione a capitale dello sport nel 2024) e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per ribadire il grande valore sociale di queste coppie, il loro insegnamento sotto il profilo privato e civico alle nuove generazioni, a chi ancora non pensa a sposarsi e a chi è in procinto di farlo.

“E’ anche il simbolo del legame così forte dei cittadini, delle amministrazioni e del Teatro Carlo Felice – commenta il sovrintendente Claudio Orazi- perché teatro, società e vita vanno a braccetto. Noi promuoviamo i grandi eventi per la cultura e per darvi un luogo d’elezione e di ritrovo; inoltre stiamo già lavorando, per darvi un’anticipazione, sul recupero della grande civiltà musicale genovese. Ci attendono grandi novità”.