Verso le Comunali, incontro Pd-Italia Viva: stavolta il matrimonio si può fare

di Matteo Cantile

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Primo confronto per le comunali, focus su sicurezza, sviluppo economico e coinvolgimento nelle scelte strategiche. Intanto IV chiede le dimissioni di Salvini

Verso le Comunali, incontro Pd-Italia Viva: stavolta il matrimonio si può fare

Un primo confronto si è svolto ieri sera tra Italia Viva e il Partito Democratico in vista delle prossime elezioni comunali di Genova: l’incontro, definito "interlocutorio", ha permesso di avviare un dialogo su temi fondamentali per il programma elettorale e sulla scelta del candidato sindaco. All'incontro hanno partcipato Arianna Viscogliosi ed Eugenio Musso per Italia Viva, Simone D'Angelo, Katia Piccardo, Davide Patrone, Vito Vattuone e Simone Farello per il Pd. Come anticipato da Telenord, non ha partecipato all'incontro Raffaella Paita. 

Programma elettorale– Italia Viva ha evidenziato la necessità di concentrarsi su sicurezza, infrastrutture, innovazione tecnologica e sviluppo economico. “Abbiamo richiesto di poter portare il nostro contributo su questi punti essenziali,” ha dichiarato Arianna Viscogliosi, consigliera comunale del partito.

Candidato sindaco– Centrale nella discussione è stata anche la richiesta di un pieno coinvolgimento nella definizione del nome da proporre come guida della coalizione. Secondo Italia Viva, questa scelta dovrà riflettere un ampio consenso per attirare elettori e rafforzare la posizione del centro nella competizione elettorale.

Ruolo strategico– La consigliera ha sottolineato il peso determinante del partito: “Italia Viva, come forza di centro, è decisiva per raggiungere la vittoria, soprattutto in un contesto elettorale ancora aperto.”

Si può fare – Dopo il clamoroso dietrofront delle regionali, con il niet all'alleanza arrivato a poche dalla chiusura delle liste, i renziani confidano che tutti i partecipanti abbiano tratto insegnamenti utili per affrontare al meglio questa nuova sfida. Il confronto con il PD è stato definito solo il primo passo: altri incontri seguiranno per delineare i prossimi sviluppi. La sensazione è che Italia Viva abbia il preciso mandato politico di schierarsi nel campo progressista e che la possibile assenza del Movimento 5 Stelle dalla prima fase dell'alleanza (cioè dal primo turno alle comunali) possa spianare la strada a un accordo. 

Contro Salvini - Intanto il partito renziano ha lanciato, sul proprio sito internet, una petizione per chiedere le dimissioni al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, giudicato responsabile della difficile situazione delle ferrovie italiane. "La rete ferroviaria nazionale è ormai al tracollo - scrive Italia Viva nel testo della petizione - Ogni giorno migliaia di italiani devono subire ritardi insopportabili, guasti continui, treni cancellati e condizioni di viaggio degradanti. Questa situazione non è più tollerabile e rappresenta un fallimento evidente della gestione del settore dei trasporti. I disagi colpiscono i pendolari, lavoratori, studenti, aziende e turisti, con un impatto devastante sull’economia e sulla qualità della vita di milioni di persone. Il responsabile di questa crisi è il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che invece di affrontare il problema si è dimostrato assolutamente incapace e incompetente. È ora di dire basta". L'obiettivo è raggiungere quota 2mila firme, a questo mercoledì mattina alle 7 ne sono state raccolte poco meno di mille. 

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