Ventimiglia, annega per sfuggire a un pestaggio: chiesti quasi 7 anni per l’imputato
di Redazione Cronaca
Il pm accusa un 30enne nigeriano di omicidio preterintenzionale. Testimoni in aula smentiscono la sua versione dei fatti
Il pubblico ministero di Imperia, Maria Grazia Marrali, ha chiesto una condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione per Fortune Nworji, il 30enne nigeriano accusato di omicidio preterintenzionale per la morte del connazionale Osakpolor Omoregie. Quest’ultimo annegò il 29 maggio 2019 a Ventimiglia, dopo essersi gettato in mare per sfuggire, secondo l’accusa, a un’aggressione da parte di tre uomini. Due dei presunti responsabili risultano ancora irreperibili.
Udienza – Durante l’ultimo dibattimento, Nworji ha dichiarato davanti alla Corte d’Assise di essere stato colpito alla testa con una pietra e di essere caduto a terra, mentre altre persone inseguivano Omoregie, che poi si sarebbe gettato in acqua non sapendo nuotare.
Testimonianze – La versione dell’imputato è stata però smentita in aula da tre testimoni, un tunisino e due nigeriani, secondo i quali Nworji, pur ferito da un sasso, avrebbe inseguito attivamente la vittima, contribuendo a spingerla verso il mare.
Prossimi sviluppi – La Corte d’Assise ha aggiornato l’udienza al 16 aprile, quando si terranno le repliche delle parti e sarà pronunciata la sentenza.
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