"Uniti per la Costituzione": Mattia Crucioli presenta lista e simbolo per le Comunali

di Marco Innocenti

"So che saremo tacciati di tutto il peggio. Sui depositi chimici, i costi per spostarli toccano all'imprenditore e no al dislocamento in porto"

Mattia Crucioli ha presentato ufficialmente la sua lista e il simbolo che lo accompagneranno nella corsa alla poltrona di sindaco di Genova alle prossime elezioni comunali. Si chiamerà "Uniti per la Costituzione: Crucioli sindaco di Genova", con l'immagine di san Giorgio che con la sua lancia uccide il drago.

A tenere banco, nel corso della conferenza stampa, ovviamente anche la questione Ucraina:Siamo contro la guerra e contro la partecipazione dell’Italia - ha detto Crucioli - Non si può demonizzare il presidente Putin perché la guerra è in atto dal 2014 nel Donbass quindi bisogna capire bene qual è il ruolo dell’Ucraina. Il male non è solo da un lato e chi pensa questo non può essere in grado di affrontare quello che sta accadendo. Chiediamo a tutti maggiore responsabilità, noi siamo per la pace invece stiamo assistendo ad un'escalation militare che potrebbe portare solo ad un olocausto nuclare: l'Italia deve restare neuatrle ed essere mediatore di pace".

Uno sguardo, poi, al prossimo appuntamento elettorale genovese: "La caratteristica principale dei partiti che compongono la nostra lista - ha spiegato Crucioli - è il non riconoscersi nella visione sociale ed economica di questo governo, contrapponendosi a tutti i partiti classici del centrodestra e centrosinistra. Ci candidiamo anche per rompere questo finto dualismo. Basti vedere la questione dei depositi chimici: Bucci vedi di buon occhio la dislocazione di questi depositi a Sampierdarena, a 300 metri da una scuola e dalle case, poi c'è Dello Strologo che fino a ieri era nel consiglio d'amministrazione di queste aziende. Noi siamo altro, siamo diversi, abbiamo le mani libere e possiamo dire che sulla questione dei depositi è dell'imprenditore. Se a Multedo non ci possono più stare, o l'imprenditore trova una location alternativa, altrimenti l'opzione zero resta sul tavolo. Senza l'utilizzo di soldi pubblici. Le aree del porto poi non sono per i depositi ma solo di scambi veloci. Abbiamo già stilato un decalogo sulla Genova che vogliamo: prima di tutto bisogna ascoltare i cittadini prima di prendere una decisione. Basta decisioni calate dall'alto. Poi tra cittadini e comune deve sempre esserci parità di diritti".

E sulla ventilata vicinanza al popolo no green pass: "Io non strizzo l'occhio a nessuno ma dico come la penso. Credo che il green pass non abbia nulla a che fare con una misura sanitaria. Anzi, ha agevolato la diffusione del contagio con una misura burocratica che serve a introdurre un controllo che ci terremo per molto tempo. E' qualcosa di dannoso che danneggia l'economia ma non serve alla salute pubblica".

"Io ho creduto fortissimamente nel M5S - ha concluso Crucioli - oggi però non c'è più e per me quella è un'esperienza conclusa ma non lo sono i principi che l'avevano lanciata. Io porto avanti questi principi e ci credo ancora. Mi aspetto toni civili dalla campagna elettorale ma so che saremo tacciati di tutto il peggio: ci chiameranno no vax, guerrafondai, difensori di Putin... Temo che avremo grossi problemi a poter dire la nostra ma saremo nelle piazze e nelle strade per parlare con la gente senza timore di dire sempre la nostra opinione".