Tumore al seno: riciclo di farmaci e digiuno prolungato gli strumenti del Galliera per combatterlo

di Filippo Serio

Questa mattina una delegazione americana ha fatto visita all'ospedale per fare il punto: "Nessun effetto collaterale"

Il progetto “Time restricted Eating And Metformin (TEAM) in invasive breast cancer (IBC) or ductal carcinoma in situ (DCIS). A randomized, phase IIb, window of opportunity presurgical trial” è attivo da oltre un anno presso l'Ente Ospedaliero Galliera, in collaborazione con la Breast Unit della ASL3, l'Istituto Europeo di Oncologia IEO e l'MDAnderson Cancer Center di Houston.

Si tratta di uno studio che coinvolge, nel capoluogo ligure, circa sessanta donne con tumore alla mammella con recettori ormonali positivi (condizione che si verifica nell'80% dei casi di cancro), per valutare l'impatto del digiuno prolungato di sedici ore ogni notte e della somministrazione di metformina, un farmaco antidiabetico già ampiamente studiato dall'équipe dell'Oncologia medica dell'E.O. Ospedali Galliera.

La visita - Questa mattina una delegazione americana del National Cancer Institute è stata accolta al Galliera per vedere insieme lo stato di avanzamento di TEAM, studio di prevenzione oncologica, supportato e condiviso dall'ente di ricerca americano.

Lo studio ha un impatto semplice e poco costoso, basandosi su vecchi farmaci utilizzati con un nuovo approccio dal punto di vista molecolare.

L'esperto - "È stata recentemente completata l'analisi preliminare dei dati sulla sicurezza della combinazione tra metformina e digiuno notturno prolungato, condotta sulle prime partecipanti allo studio - spiega Andrea De Censi, direttore S. C. Oncologia del Galliera -. I risultati hanno confermato che la combinazione è ben tollerata e sicura non portando ad effetti significativi sulla glicemia. Questo esito positivo risponde a una delle principali preoccupazioni delle autorità sanitarie, che temevano un abbassamento eccessivo dei livelli di zucchero nel sangue durante il trattamento. Proseguiremo ora con ulteriori indagini per monitorare gli effetti del digiuno prolungato notturno e della metformina sulla crescita delle cellule tumorali».

I risultati del progetto TEAM, permetteranno quindi di ampliare le conoscenze sulla malattia e forniranno le basi per uno studio più amplio, con un potenziale beneficio per le donne a rischio di cancro al seno e di altri tumori legati all'insulina e all'obesità.

«Questo progetto - dice Francesco Quaglia, direttore generale del Galliera - rappresenta un esempio di fattiva collaborazione tra Aziende Sanitarie nell’ambito della ricerca oncologica. Il progetto è stato finanziato dal National Cancer Institute Americano e dal Ministero della Salute Italiano attraverso il bando di ricerca Finalizzata ed è attivo da oltre un anno. Lo studio “TEAM” presenta un impatto semplice e poco costoso, basandosi su farmaci già in commercio utilizzati con un nuovo approccio da un punto di vista molecolare. I risultati fino ad ora conseguiti hanno escluso effetti collaterali e hanno mostrato una buona tollerabilità. Questa iniziativa rappresenta una dimostrazione dell’eccellenza dell’équipe oncologica del Galliera nell’ambito della ricerca e della cura delle patologie tumorali; costituisce una costante della sanità ligure ed evidenzia buoni risultati nell’approccio a tali patologie».

L’équipe del Galliera che lavora allo studio TEAM oltre ad Andrea De Censi è composta dai dottori Mauro D'Amico, Irene Maria Briata, Tania Buttiron Webber, Monica Magnani.

I ricercatori della Breast Unit Asl3, coordinata da Nicoletta Gandolfo, sono i chirurghi diretti da Giuseppe Perniciaro, primario della S.C. Grandi Ustionati e chirurgia plastica Asl3: Flavio Guasone, Stefano Spinaci, Andrea Rattaro, Emma Firpo. Partner dell'iniziativa, sempre all'interno della Breast Unit, la S.C. Radiologia Villa Scassi, diretta da Nicoletta Gandolfo, la S.S. Radiologia Fiumara, di cui è responsabile Maria Giovanna Cossu, la S.C. Anatomia patologica Asl3, diretta da Marina Gualco.

Insieme ai ricercatori genovesi partecipano alla sperimentazione i colleghi dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano e dell'MD Anderson Cancer Center di Houston.