Tragedia a Baiardo, si ribalta un escavatore: morte due persone

di Redazione

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A perdere la vita due operai: si chiamavano Maurizio Moraldo, 47 anni e Marco Lanteri, 42 anni, erano impegnati nella pulizia dei detriti

Tragedia a Baiardo, si ribalta un escavatore: morte due persone

E' di due morti il bilancio di un incidente avvenuto a Baiardo, poco distante da Passo Ghimbegna, nell'Imperiese, dove si è ribaltato sottostrada un escavatore impegnato nella pulizia dei detriti finiti sulla Provinciale a causa dell'ondata di maltempo del 2 ottobre.

Si chiamavano Maurizio Moraldo, 47 anni e Marco Lanteri, 42 anni, le vittime dell'incidente mortale avvenuto nel pomeriggio a Baiardo, nell'entroterra di Sanremo. Moraldo - in servizio per l'omonima ditta di Molini di Triora - stava guidando l'escavatore che si è ribaltato sottostrada per cause tuttora in fase di accertamento, mentre erano in corso lavori di pulitura della provinciale dai detriti dell'ultima ondata di maltempo. Il collega, invece, pare che sia stato trascinato giù e schiacciato dal mezzo. Sulla ricostruzione della dinamica stanno lavorando i carabinieri.

"La fretta è una cattiva compagnia e quando si pretende che le ditte svolgano in cinque minuti il lavoro, che non è stato effettuato in anni di mancata manutenzione delle strade nell'entroterra, i risultati sono questi". Così il sindaco di Baiardo, nell'entroterra di Sanremo, Francesco Laura, commenta la tragedia avvenuta, nel pomeriggio, sulla provinciale, dove si è ribaltato un escavatore che stava pulendo la strada dai detriti del maltempo. "Sono passato dieci minuti prima, perché dovevo recarmi in frazione Vignai, dove tra l'altro gli abitanti sono ancora senza luce da sabato sera, malgrado i ripetuti solleciti - afferma il sindaco Francesco Laura - quando li ho visti lavorare. Forse si trovavano a qualche centinaio di metri di distanza".

Cosa sia successo è impossibile da stabilire, perché a quanto pare non ci sarebbero testimoni della tragedia, ma il sindaco punta il dito contro la fretta. "Probabilmente aveva fetta di finire, perché doveva andare altrove. Una fretta che deriva dalla mancanza di fondi e di stanziamenti da parte dei vari governi, per tenere pulite le strade. E non voglio sentire parlare di cause eccezionali, perché se il bosco e le cunette avessero un'adeguata manutenzione, tragedie di questo genere non si ripeterebbero".

Su quanto accaduto arriva anche la presa di posizione della Cisl: "Non possiamo accettare che nel 2020 le persone continuino a perdere la vita sul lavoro - commentano il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri e il segretario generale della Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria - Non conosciamo, nello specifico caso, la dinamica di quanto è accaduto. Certo è che queste morti sono inaccettabili. Alle famiglie va tutta la nostra vicinanza - continuano Maestripieri e Tafaria - . La Cisl è profondamente addolorata da questo evento luttuoso e continuerà con ancora maggior forza la propria battaglia perché la sicurezza sul lavoro non sia garantita soltanto a parole ma diventi una certezza per tutti i lavoratori”.