Toti sui fondi europei: "Se il Sud non sa sfruttarli, vengano dati alle Regioni che sono capaci di spenderli"

di Redazione

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Il governatore della Liguria alla Stampa: "Giusto che ognuno abbia le risorse più giuste, ma ci dev'essere anche un meccanismo premiale e di penalizzazioni"

Toti sui fondi europei: "Se il Sud non sa sfruttarli, vengano dati alle Regioni che sono capaci di spenderli"

"Ci sono Regioni e Comuni che hanno velocità di realizzazione e progettazione, mentre altri sono in ritardo per mancanze strutturali. Questo sistema di quote fisse di finanziamento sta provocando una distribuzione e un utilizzo dei fondi scorretto". Così alla Stampa il presidente della Liguria Giovanni Toti rispetto ai fondi dell'Europa. "Prima di perdere soldi - aggiunge Toti - converrebbe darli a chi è capace di spenderli. Su tutte le programmazioni di fondi, da quelli di sviluppo e coesione a quelli europei, fino al Pnrr, ci sono regioni più efficienti e altre meno. Non voglio cadere nel cliché del Sud meno efficiente del Nord, anche se è cosa che in larghi numeri risulta vera, ma stabiliamo dei meccanismi premiali e di penalizzazione".

Secondo Toti, "all'inizio della corsa è giusto che ognuno abbia le risorse più giuste, quindi al Sud di più, perché sono svantaggiati. È giusta una politica che voglia annullare le disuguaglianze tra territori, ma ci deve essere anche un criterio premiale. Chi è più capace, più bravo e spende di più, è giusto che quei soldi li abbia. Chi invece vuole tenere i soldi nel portafogli di chi non riesce a spenderli fa un grave danno al paese".

Con la decisione di escludere le Regioni dall'attuazione del Pnrr, dice il presidente della Liguria, "il governo ha perduto l'organismo che coordina lo sforzo degli enti locali. Si è provocato un rallentamento nell'attuazione dei piani e uno scollegamento territoriale. Alcuni Comuni non sono nemmeno a conoscenza di un progetto simile o uguale che si sta preparando nel comune a fianco. La maggior parte dei Comuni non ha capacità e potenzialità per progettare e fare le gare".