Texas, sfida in tribunale sulla nuova legge che limita pareri su governance e sostenibilità

di Andy Woodrook

2 min, 52 sec

Glass Lewis e ISS citano in giudizio lo Stato guidato da Abbott, contestando la norma che impone vincoli ai pareri su DEI ed ESG

Texas, sfida in tribunale sulla nuova legge che limita pareri su governance e sostenibilità

Glass Lewis e Institutional Shareholder Services (ISS), tra i più influenti proxy adviser internazionali, hanno citato in giudizio lo Stato del Texas per bloccare una legge che limita la possibilità di fornire pareri agli azionisti su questioni di diversità, sostenibilità e governance. Le due società ritengono che la norma, approvata dal governatore repubblicano Greg Abbott, violi il Primo Emendamento della Costituzione statunitense.

Legge texana – Approvata a giugno 2025 e destinata a entrare in vigore il 1° settembre, la normativa impone ai proxy adviser di avvisare esplicitamente i clienti che i loro consigli non sono formulati “nell’esclusivo interesse finanziario degli azionisti” quando affrontano temi di diversità, equità e inclusione (DEI) o ambientali, sociali e di governance (ESG). Inoltre, gli operatori dovranno corredare i pareri con analisi economiche dettagliate a supporto delle raccomandazioni.

Cause federali – Le due società hanno depositato ricorsi distinti presso il tribunale federale di Austin. Entrambe sostengono che la legge non solo sia incostituzionale, ma rappresenti anche un’ingerenza diretta nella libertà di espressione e di impresa. “Texas’s experiment in anti-capitalism thus serves no one”, ha dichiarato ISS, sottolineando come la norma rischi di indebolire il ruolo di controllo degli azionisti sulle decisioni dei consigli di amministrazione.

Ken Paxton – Il principale destinatario delle azioni legali è il procuratore generale Ken Paxton, repubblicano e candidato al Senato nelle elezioni del 2026. È lui il responsabile dell’applicazione della legge. Il suo ufficio non ha rilasciato commenti alle richieste di chiarimento avanzate dalla stampa.

Conseguenze economiche – Secondo Glass Lewis e ISS, l’obbligo di inserire avvertenze e analisi supplementari produrrebbe un danno immediato alla loro reputazione e alla loro capacità di attrarre clienti istituzionali. Le due società temono inoltre di perdere contratti in favore di operatori che non sarebbero soggetti agli stessi vincoli in altri Stati. Glass Lewis ha dichiarato di avere oltre 1.300 clienti tra investitori istituzionali, mentre ISS ha riferito di aver fornito consulenza di voto nel 2024 a circa 2.000 clienti per oltre 51.500 assemblee societarie.

Contesto politico – La legge si inserisce nel più ampio dibattito politico statunitense sul ruolo dei programmi DEI e sugli investimenti ESG. Negli ultimi mesi numerose aziende hanno ridotto o cancellato le proprie iniziative in materia, mentre il Partito Repubblicano ha rafforzato la sua opposizione. L’ex presidente Donald Trump ha dichiarato che l’eliminazione dei programmi DEI costituisce una priorità del suo secondo mandato alla Casa Bianca.

Obiettivi dichiarati – Secondo ISS, la normativa texana è stata concepita per proteggere i dirigenti aziendali e i consigli di amministrazione, a discapito degli azionisti. La società ha evidenziato come i voti degli investitori costituiscano un “importante check and balance” nei confronti della governance societaria, che verrebbe indebolito dall’applicazione della legge. Glass Lewis ha sostenuto che la norma costringe i proxy adviser a diffondere punti di vista politici promossi dallo Stato, anche quando divergono dalle proprie analisi professionali.

Quadro giudiziario – I procedimenti sono stati registrati come Glass Lewis & Co v Paxton, n. 25-01153, e Institutional Shareholder Services Inc v Paxton, n. 25-01160, entrambi presso la U.S. District Court per il distretto occidentale del Texas. L’esito dei ricorsi potrebbe costituire un precedente rilevante a livello nazionale per il settore della consulenza agli investitori e per la regolamentazione dei pareri in materia di sostenibilità e governance.

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