Taglio pini di Brignole, il Comune: "Al via l'abbattimento". Ambientalisti in rivolta
di Redazione
Stefano Fera, presidente di Italia Nostra Genova. "Proposte soluzioni alternative, ma il Comune è rimasto inamovibile. Continueremo ad opporci"
Nessuna marcia indietro del Comune di Genova sul taglio dei 15 pini dei giardini di Brignole. L'assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente ha confermato la volontà dell'amministrazione ad andare avanti con l'intervento ritenuto "necessario per motivi di sicurezza".
La conferma è arrivata stamani nel corso della riunione della consulta del verde che ha visto riunite negli uffici comunali le associazioni ambientaliste, tra cui Italia Nostra e Wwf, i tecnici Aster e lo stesso assessore.
La Rete genovese dei comitati, che nei giorni scorsi ha chiesto al Comune di presentare gli studi legati al taglio e di ripensare le tempistiche dell'intervento in attesa di trovare alternative, ha subito annunciato una manifestazione e sta chiamando a raccolta attivisti e cittadini: "Venite il più presto ai giardini di Via Thaon De Revel" e portare striscioni e cartelli.
Il Comune, avendo respinto la richiesta di Italia Nostra di posticipare gli abbattimenti a settembre o di limitare il taglio ai tre pini più malati, ha dato mandato ad Aster di agire e il cronoprogramma parla di un inizio lavori, salvo imprevisti, già questa sera tra le 20.30 e le 21.
Secondo i tecnici comunali e gli esperti di Aster, i pini presentano seri problemi di stabilità, con alcune piante che mostrano carie al tronco e altre che risultano compromesse a livello radicale. "Abbiamo riscontrato che tre pini hanno cavità che li rendono instabili, mentre altri dodici mostrano segni di stress dovuti alla natura del terreno e alla presenza di sottoservizi," spiega Giorgio Costa, agronomo e responsabile del settore verde di Aster. “Non possiamo correre rischi: il livello di pericolosità è troppo elevato per rinviare ulteriormente”.
Nonostante le spiegazioni tecniche, l’opposizione dei residenti e degli ambientalisti rimane ferma. Durante il tavolo tecnico convocato d'urgenza al Matitone, le associazioni hanno presentato proposte alternative, suggerendo di guadagnare tempo per ulteriori perizie. La risposta degli ambientalisti non si è fatta attendere. "Siamo molto delusi dall’esito dell’incontro," ha affermato Stefano Fera, presidente di Italia Nostra Genova. "Abbiamo proposto soluzioni alternative, ma il Comune è rimasto inamovibile. È un’occasione persa per trovare un compromesso che salvaguardasse il verde urbano."
Anche il WWF Genova ha espresso il suo disappunto, criticando la gestione del verde pubblico da parte di Aster e chiedendo una revisione delle pratiche manutentive adottate negli ultimi anni. Nel mirino del WWF vi sono, in particolare, i lavori effettuati nel 2018, che avrebbero contribuito a peggiorare la condizione degli alberi. Questa sera, mentre i lavori di abbattimento inizieranno sotto la sorveglianza delle forze dell'ordine, è prevista una manifestazione di protesta da parte dei cittadini, pronti a scendere in piazza per esprimere il loro dissenso.
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