"Storia futura", Meloni: "L'Europa? Abbiamo sempre giocato in difesa ma non siamo Cenerentola"
di Marco Innocenti
"L'Europa deve occuparsi di politica estera e non di decidere se farci mangiare gli insetti"
Ha parlato al convegno "Storia Futura" dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. "Il Recovery Fund nel corso del suo cammino ha mostrato dei limiti rispetto alle sue potenzialità - ha detto la Meloni - Il tema dell'erogazione dei fondi, ad esempio, ma anche il fatto che la parte dei prestiti sia molto più significativa di quella dei denari a fondo perduto. Poi l'Europa fa scelte anche discutibili come sulla web tax o la plastic tax. Ci sono scelte molto importanti da fare nei prossimi 5-10 anni ma non arriverà una pioggia di soldi che possa essere percepita. Io poi sono convinta che il piano del governo vincolerà tutti per molti anni. Non mi sono astenuta sul merito del provvedimento ma perché non l'ho letto perché consegnato due ore prima delle commissione parlamentare e già bollinato dalla commissione europea. Su un documento che vincolerà il nostro futuro, direi che una lettura il parlamento italiano doveva poterla dare. Si parla di riforme ma non si dice come si faranno, poi ci sono delle assenze che noi avevamo provato a proporre ma non sono state accettate. L'Italia in questo tempo di globalizzazione può competere sul marchio, per esempio. Avevamo proposto che nel pnrr venisse fatta scelta di visione industriale per sostenere la riconversione di produzioni mature verso il marchio. L'italia poi dovrebbe investire sull'economia del mare, su cui oggi noi ci comportiamo come se fossimo la Svizzera. Poi ci sono questioni legate al nostro welfare. Io insisto sulla demografia perché noi non stiamo capendo che il grand eproblema che avremo è che nel futuro ci sarà sempre meno gente che lavora e sempre più gente che andrà mantenuta. Se non ci rimettiamo a fare figli, non ci saranno i soldi. C'è il tema della sicurezza, delle scelte infrastrutturali, prima fra tutte quella portuale che spinge le merci verso Amsterdam e Rotterdam".
"Questi 250 miliardi che ti costringono a fare visioni di medio-lungo termine che l'Italia non riesce a fare - aggiunge Meloni - e lo ha dimostrato anche nel corso della pandemia, spendendo ad esempio soldi per la lotteria degli scontrini che, prima di noi. Oggi noi continuiamo a dibattere sul tema del blocco dei licenziamenti ma il 40% delle aziende italiane sta chiudendo. E se questo succede, noi possiamo bloccarli fin quando volete ma la gente sempre a casa andrà. Io ho chiesto a Draghi un piano di incentivi per chi oggi mantiene i livelli occupazionali. Perché il messaggio che lo stato deve dare è 'resisti che noi ci siamo'. Il dramma maggiore è che a un imprenditore oggi conviene chiudere".
E sul ruolo dell'Europa e della figura di un possibile ministro delle finanze europeo contro i paradisi fiscali: "Io parlo di un'Europa confederale. Oggi non è un modello né federale né confederale. Partiva per condividere alcune scelte su grandi materie, aggiungendo poi nuove competenze ma in modo non organico. Ci sono due modi per risolvere questo modo. Chi si definisce europeista lavora per un modello federale, che in Europa significa accentrare in alto, togliendo competenze dal basso. Io non credo sia questo il modello che funziona ma uno sul principio di sussidiarietà e rispetto degli stati nazionali: non si occupi Bruxelles di quello che Roma può occuparsi meglio. Si occupi della politica estera anziché di come cucinare gli insetti. Dobbiamo prendere consapevolezza del ruolo dell'Italia in Europa, non siamo una Cenerentola. Senza Italia non esiste Europa né Euro. Abbiamo sempre giocato in difesa, penso che l'Italia possa andare in Europa a porre certe questioni come gli altri fanno con noi. Ma vi pare normale che l'Europa non avesse un piano pandemico condiviso per gestire temi come quello dell'accordo di Schengen? Non accetto che chi è portatore di un'idea diversa di Europa sia considerato un eretico. Penso che serva un'Europa che si occupi di grandi questioni e non stia a questionare su micromaterie inutili".
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