Spostamento carcere Marassi, il garante dei detenuti: "Abbiamo incontrato il Comune, contatterò il Ministero per ulteriori chiarimenti"

di Riccardo Olivieri

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Nella giornata di ieri Doriano Saracino, garante regionale, e il suo omologo genovese Stefano Sambugaro hanno incontrato il facente funzioni Piciocchi

Spostamento carcere Marassi, il garante dei detenuti: "Abbiamo incontrato il Comune, contatterò il Ministero per ulteriori chiarimenti"

Il garante regionale dei detenuti Doriano Saracino contatterà il Ministero di Giustizia e il commissario per l'edilizia penitenziaria Marco Doglio per chiedere ulteriori chiarimenti sull'ipotesi dello spostamento del carcere di Genova da Marassi alle aree ex Colisa: è questo che emerge dall'incontro tra il garante stesso, il suo omologo genovese Stefano Sambugaro e il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, accompagnato dai tecnici del Comune. La competenza del progetto (che, è bene sottolinearlo, ancora non è partito: siamo nel campo delle ipotesi) è tutta del Ministero mentre al Comune spetta il compito di indicare l'area, per cui i due enti sono ancora in fase di interlocuzione.

Raggiungibilità - La zona individuata dal Comune è appunto quella delle aree ex Colisa di Coronata, oggi campo base del cantiere della Gronda. "Voglio chiedere chiarimenti e avere più informazioni, parliamo di un progetto che ha un orizzonte di 8-10 anni quindi voglio prendermi un po' di tempo per capire meglio la situazione ma al momento continuo a non ritenerla una collocazione adatta" spiega Saracino, raggiunto telefonicamente da Telenord. Il garante infatti aveva già espresso dubbi sulla raggiungibilità dell'area, decisamente diversa da quella di Marassi che si trova nel cuore della città. Per raggiungere l'attuale penitenziario, oltre alle linee 12-13-14-37-47-480-482 dell'autobus, si possono utilizzare anche i treni fermandosi alla vicina stazione di Genova Brignole o l'autostrada, dato che la struttura si trova nei pressi dell'uscita di Genova Est dell'A12. Al momento tutta l'area ex Colisa è decisamente meno collegata ma va sottolineato che il facente funzioni Piciocchi ha garantito il potenziamento del servizio, in caso di spostamento del carcere, perché la struttura sia facilmente accessibile a tutti. "I problemi di raggiungibilità però li abbiamo anche dal carcere Pontedecimo - sottolinea Saracino -, qui le persone che vogliono fare visita ai detenuti sono costrette a percorrere una lunga salita a piedi: per questo ho chiesto di attivare un Drinbus", ovvero il servizio a chiamata di Amt prenotabile con almeno mezz'ora di anticipo tramite app o numero verde gratuito (qui per tutte le info).

Teatro - Il carcere di Marassi è l'unico in Italia e il primo in Europa ad essersi dotato di un teatro, il Teatro dell'Arca, un autentico fiore all'occhiello per la struttura che ha ricevuto numerosi riconoscimenti. In platea possono accedere anche gli spettatori esterni alla struttura e i detenuti in passato sono andati in scena anche su palchi al di fuori del carcere. "Ma i teatri nelle periferie fanno più fatica, come testimoniano le storie del Govi e del Verdi (rispettivamente a Pontedecimo e Sestri Ponente), sarà più difficile farlo vivere rispetto ad oggi". A rafforzare i dubbi di Saracino c'è anche una considerazione urbanistica più capillare: il Govi e il Verdi sono nel cuore dei loro quartieri, facilmente raggiungibili per gli abitanti, ma lo stesso difficilmente si potrebbe dire di un teatro nell'ex Colisa. Ad ogni modo, tra le informazioni che Saracino intende raccogliere è compresa anche la valutazione degli spazi, "non so se ci sia spazio anche per strutture per il tempo libero come campi da calcio o per i luoghi di lavoro".

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