Spezia, Kovalenko: "I russi sono nella mia città. Bombe a 15 chilometri da casa"
di Redazione
Il centrocampista ucraino rivela che per l'ansia fatica a dormire. "Con i prodotti che mi dà il medico della squadra cerco di riposare almeno qualche ora. Ma non è facile"
Viktor Kovalenko, centrocampista ucraino dello Spezia, racconta tutta la sua angoscia per la guerra. La sua famiglia vive a Kherson. La città è di fatto occupata dai russi.
"L’incertezza è tremenda. Non sappiamo quanto potrà durare questa guerra assurda. Kherson è occupata, a 15 km dalla nostra casa sono state sganciate le bombe. Troppo pericoloso cercare di fare venire in Italia i miei parenti. In quella zona, se vedono passare una macchina, i russi sparano: non importa se ci sono civili, donne o bambini. Per uscire da Kherson bisogna superare tre posti di blocco. Ma c’è anche un altro aspetto da considerare. I miei genitori non accetterebbero mai di partire. E questo vale per tanti ucraini. Se abbandoni la tua casa, sei sicuro che al ritorno non troverai nulla: i russi entrano e prendono tutto. Tu cosa faresti? La scelta è facile: resti lì, difendi non solo la tua casa, ma la tua vita. Mio padre ha un fucile. Spera di non doverlo usare, ma nel caso difenderebbe se stesso e la sua famiglia».
Non è facile vivere con una tale apprensione addosso. Anche se si è lontani. Anche se fai il calciatore. «Sono preoccupatissimo, per provare a dormire almeno qualche ora prendo i prodotti che mi ha suggerito il medico dello Spezia. Ma è davvero complicato. Vivo sempre con il pensiero che all’improvviso possa arrivare qualche brutta notizia».
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