Sgombero Terra di Nessuno, il Comune: "Un atto dovuto"

di Marco Garibaldi

L'opposizione in consiglio comunale: "Il sindaco deve decidere se si vuole occupare e dialogare con questi giovani"

Discussione accesa in consiglio comunale sulla decisione di sgomberare il centro sociale Terra di Nessuno del Lagaccio.

"La decisione ha fatto discutere ma c'è poco da discutere perché, a nostro avviso, si tratta di un atto dovuto, una decadenza di una concessione originata da due fatti: questa associazione dal 2014 non esiste più per volontà stessa di quest'associazione che, dopo la morte di don Gallo, ci ha scritto che voleva recedere da tutti i rapporti con l'amministrazione comunale - spiega l'assessore comunale Pietro Pichiocchi - Secondo punto c'era una situazione di morosità, quindi non c'è nessun pregiudizio, questo deve essere molto chiaro, ci siamo operati in questi anni per dare sedi a tutti coloro che ce l'hanno chiesto indipendentemente dalle visioni politiche, dalle visioni del mondo.

Viviamo in una società plurale e ne siamo consapevoli però le regole vanno rispettate. La sentenza è di gennaio, lo sgombero è stato fatto 10 mesi dopo, credo che anche chi accusa l'amministrazione comunale di aver adottato una scelta frettolosa non colga nel segno".

Critica l'opposizione che non condivide la scelta dell'amministrazione e richiede di instaurare un dialogo tra Comune e giovani del centro sociale che ieri hanno manifestato davanti a Palazzo Tursi.

"È stata una sentenza ammninistrativa quindi un'esecuzione da parte del Comune che ha scelto di mandare via l'associazione "Terra di Nessuno" per la decisione di non rinnovare la concessione - spiega la consigliera del Partito Democratico Cristina Lodi - Si poteva aprire un dialogo, che non c'è mai stato, rispetto a degli affitti da recuperare ed una concessione che doveva essere rinnovata. Lo chiediamo da un anno ma non è stato fatto nulla.

Secondo punto, che dovrebbe interessare ancora di più i cittadini del Lagaccio, su quell'area non c'è alcun progetto quindi significa che quell'area non solo non avrà più Terra di Nessuno ma avrà un'ampia discarica rispetto alla quale chissà quanti anni ci vorranno per intervenire. Spero che il sindaco incontrerà Terra di Nessuno e possa riaprire un dialogo per permettere, con accordi stabiliti dalle parti, di ritonare da dove è partito".

I progetti per riqualificare l'area, fa sapere l'amministrazione, ci sono:

"L'obiettivo, peraltro non nuovo, è quello di riqualificare l'area. Inizieremo sicuramente con l'area gioco per i bambini ed è mia intenzione attuare al più presto possibile questa progettualità e poi c'è il tema della costruzione di un centro di educazione ambientale e su questo ci confronteremo ancora con il Municipio e con le associazioni del territorio", spiega Piciocchi.

"Un sindaco può decidere di occuparsi di tutta la città, di tutti i giovani, di tutti coloro che la vivono oppure di occuparsi solo di una parte della città - conclude la Lodi - Il sindaco deve decidere se si vuole occupare e dialogare con questi giovani".